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serie a
Il punto di vista di Adriano Galliani.
Mentre medici, infermieri e forze dell'ordine continuano a lavorare senza sosta per combattere l'emergenza Coronavirus, i massimi esponenti delle Federazioni e degli organi sportivi stanno discutendo circa la possibilità di riprendere le manifestazioni sportive: i vari rappresentanti sono infatti in costante e diretto contatto con il Governo e i ministri dello sport per cercare di trovare la soluzione più adeguata e sicura per far ripartire lo sport senza mettere in pericolo la salute degli atleti e per risolvere anche le problematiche legate a fattori economici e finanziari.
Per quanto concerne il mondo del calcio, al momento (oltre all'ipotesi di continuare a giocare nei mesi estivi di giugno e luglio) rimane viva anche la possibilità di annullare completamente la stagione in corso, dal momento che le squadre delle categorie inferiori alla Serie A non avrebbero le strutture adeguate per consentire ai calciatori di tornare in campo per svolgere gli allenamenti di recupero e in seguito riprendere il campionato. A tale possibilità si è fermamente opposto Adriano Galliani, ex storico amministratore delegato del Milan attualmente nella dirigenza del Monza, che ha parlato così durante un'intervista rilasciata ai microfoni di AS: "Sono assolutamente contrario a una sospensione definitiva della stagione. Questa decisione causerebbe un dramma economico per tutti i club del mondo. Credo che la soluzione sia molto semplice: la stagione deve terminare prima del 31 dicembre e le prossime due si dovranno disputare nel 2021 e nel 2022. Non dobbiamo avere fretta di tornare in campo, l'importante è recuperare le partite. Un taglio degli stipendi è senza dubbio necessario. La mia formula è questa: abbiamo bisogno di una riforma internazionale per ridurre i salari in maniera coerente con i danni economici. Non è giusto chiedere ai calciatori più di quanto perdono i club".
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