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Serie A, Calcagno: “Rinnovo contratti? Interesse nel conservare le rose attuali”

Il vicepresidente dell'AIC sul rinnovo dei contratti

Mediagol52

Il punto di Umberto Calcagno.

Dopo aver annunciato l'ufficialità della ripresa della Serie A, uno dei temi ancora più caldi da risolvere è quello dei contratti in scadenza alla fine del mese di giugno: tantissimi giocatori non sanno infatti ancora quale sarà il loro futuro, dal momento che il rinnovo dovrebbe arrivare con il campionato ancora in piena attività. Stesso discorso vale per i giocatori acquistati a gennaio per la prossima stagione, i quali non sanno se dovranno trasferirsi subito o attendere la chiusura della stagione attuale.

A spiegare la situazione del rinnovo dei contratti è intervenuto il vicepresidente dell'AIC, Umberto Calcagno, che ha espresso la sua opinione in merito alla questione sopraindicata durante un'intervento ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Queste le sue dichiarazioni:

"Non c'è una posizione nostra, le posizioni giuridiche sono condivise da tutti, c'è poi un superiore interesse di sistema che la FIFA ha raccomandato senza ovviamente imporre. C'è un interesse del sistema che non sfugge a nessuno di noi, nel conservare le rose attuali fino alla fine del campionato. Ad oggi non c'è un accordo sui prolungamento dei contratti, ma entro questo fine settimana o al massimo la prossima questo problema verrà spero risolto. Le norme sull'iscrizione al campionato prevedono la possibilità del contenzioso, se oggi volessimo ragionare su questo sia giusto il compenso per una stagione che si allunga, abbiamo una situazione collegata a ipotetici ricorsi che possono essere prodotto il 31 agosto, non possiamo avere certezza sedendoci al tavolo delle trattative, è una cosa che soltanto la società potrà decidere. Qualsiasi società che non ha raggiunto accordi con i tesserati, può fare ricorso con una Pec per introdurre ricorso sulle mensilità di marzo ed aprile. Chiaro che il contenzioso, poi, sarà tutt'altro che scontato".

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