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Sampdoria, Tonelli: “Pronto a chiudere qua la mia carriera. Derby? Quella previsione del gol alla vigilia…”

Sampdoria, Tonelli: “Pronto a chiudere qua la mia carriera. Derby? Quella previsione del gol alla vigilia…”

Le parole del difensore della Sampdoria, Lorenzo Tonelli, tra passato e obiettivi futuri

Mediagol93

Lorenzo Tonelli giura amore eterno alla Sampdoria.

Dall'infortunio al ginocchio, al gol nel derby, ai nuovi progetti. Sono tanti i temi trattati dal difensore blucerchiato Lorenzo Tonelli che, sulle colonne de "La Repubblica", ha spaziato tra passato, presente e futuro.

Voglio chiudere alla Samp. È il mio obiettivo, sto aspettando la chiamata della società. Con la famiglia ci troviamo molto bene, non ho motivo di cambiare. Giampaolo e Ranieri? Sono due approcci opposti, un conto è pensare alla linea, un altro dare letture personali alla fase difensiva. Da questo presupposto derivano, da una parte un’organizzazione ossessiva, con meccanismi ripetuti con grande cura, dall’altra una maggiore responsabilizzazione individuale. Non c’è meglio o peggio, ma in questa stagione sto apprezzando molto l’approccio “alla Ranieri”, che avevo potuto sperimentare poco a Napoli perché avevo trovato poco spazio”.

Inevitabile la parentesi relativa al derby della Lanterna: “Ho sempre sognato di far gol nella stracittadina, peccato non aver potuto festeggiare con i tifosi. Non ero sicuro neppure di scendere in campo, ma Luca Traggiai, dello staff sanitario, due giorni prima della gara ed anche alla vigilia, mi aveva predetto che avrei segnato e ha avuto ragione. Ero già andato vicino al gol in un’altra stracittadina, ma Quagliarella mi aveva anticipato in area. Con Fabio non c’è gara, intuisce ogni situazione con due secondi di anticipo”.

Chiosa finale sull'infortunio al ginocchio: “Ormai penso di conoscere la tendinopatia rotulea meglio di tanti dottori. Non sono mai stato un grande lettore, ma, se mi appassiono ad un argomento, analizzo tutto, mi informo in ogni modo. Per questo guaio fisico non ho potuto dimostrare, prima di tutto a me stesso, di poter stare a certi livelli. Ho pensato tante volte di smettere, non mi vergogno a dirlo, ma ora mi sento nuovamente un giocatore ed è una grande soddisfazione”.