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conferenza stampa

Salernitana, Sousa: “Lavorato su identità. Vittoria possibile solo con sacrificio”

Salernitana
Le parole del tecnico della Salernitana Paulo Sousa

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Giornata di vigilia per la Salernitana che, nella giornata di domani, affronterà il Monza nella sfida in programma allo stadio Arechi valida per la ventiquattresima giornata del campionato di Serie B. Dopo aver racimolato appena 4 punti nelle prime otto giornate del 2023 i granata devono cambiare passo per evitare il baratro della retrocessione. Lo sa bene Paulo Sousa che, intervenuto nella consueta conferenza stampa pre gara, ha invitato i suoi a tenere alta l'attenzione.

"Affronteremo una squadra in grande fiducia, guidata da un tecnico giovane che rende onore alla scuola allenatori italiana. Palladino merita i complimenti e sono convinto che farà una grande carriera. Noi abbiamo lavorato sul concetto di identità, dobbiamo essere consapevoli che la vittoria arriverà soltanto se saremo predisposti ad una partita di sacrificio. Io vedo un gruppo che lavora bene, che ha voglia di credere nel raggiungimento del traguardo. A livello collettivo e individuale vedo una crescita, ora dobbiamo soltanto trasformare il lavoro quotidiano in punti da aggiungere alla classifica. Lo vedrete domani. Anche sul piano atletico stiamo lavorando e sono certo potrete notare delle differenze. Io voglio continuità anche negli atteggiamenti, la squadra sa cosa chiedo e sa che non voglio comportamenti che vadano in direzione opposta al desiderio della nostra gente". 

Sul suo credo calcistico: "Tempo e spazio sono concetti fondamentali nel calcio, danno ricchezza al gioco e dal calciatore. So che dobbiamo ottenere risultati ed è quello che vogliamo fortemente. Vincere o perdere non è abbastanza, è importante come vuoi arrivare al traguardo. La mentalità forte, l'ambizione e il coraggio fanno la differenza, così come la capacità di accettare la critica costruttiva per crescere. Io non voglio una Salernitana speculativa, tocca a noi avere una organizzazione tale da rubare palla all'avversario e imporre le nostre giocate. I ritmi, in questa categoria, devono essere esplosivi. Anche la posizione del corpo è determinante per la riconquista del pallone. Domani è appena la seconda partita, so che diverse cose non sono state ancora acquisite ma non possiamo permetterci di sbagliare".

Su Candreva trequartista: "La sua intelligenza è tale da poter essere impiegato ovunque. E' una soluzione, voglio che sia dentro al campo e che sappia leggere i vari momenti della partita. E' rientrato anche Mazzocchi che, al pari di Maggiore, ci potrà dare una grossa mano. A me tocca utilizzare le risorse a disposizione nel miglior modo possibile. E Candreva è un calciatore importante per noi".

Sull'ipotesi Maggiore, Mazzocchi e Dia dal 1': "Io dico che bisogna procedere sempre con cautela, soprattutto quando ci sono stati problemi di natura muscolare. Nel caso di Pasquale è stato un problema meccanico, sto valutando di farlo partire dall'inizio e gestirlo in corso d'opera. Per me Mazzocchi ha la possibilità di giocare titolare. Gli altri sono a disposizione".

Sui tifosi: "Il mio primo obiettivo è rendere orgogliosa la nostra gente. Ho visto gli striscioni, gli appelli, la loro presenza. La città e la tifoseria devono camminare al fianco della squadra. Dobbiamo essere nella stessa carrozza, non nello stesso treno. Solo così la Salernitana sarà sempre più forte, insieme possiamo raggiungere grossi risultati. Ho già promesso che interverrò se vedrò atteggiamenti sbagliati da parte dei miei giocatori. La gente ha tutto il diritto di dissentire se sbagliamo qualcosa, a patto che ciò avvenga dopo il 90'. Nel riscaldamento e nell'arco della gara vorrei che giocassero con noi, trasmettendoci energia soprattutto quando c'è un errore. E' lì che l'energia si avverte, è in quel momento che l'appoggio dell'Arechi può cambiare l'andamento della partita".

 

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