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Salernitana-Roma, Nicola: “Iervolino un passionale. Il mio DNA nel nostro gioco”

Salernitana
Le dichiarazioni del tecnico della Salernitana, Davide Nicola

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Parola a Davide Nicola. Il tecnico della Salernitana ha presentato in conferenza stampa la prima di campionato contro la Roma di José Mourinho. Dopo la salvezza agguantata in extremis nella passata stagione, l'ex allenatore del Crotone avrà l'opportunità di lavorare sin dall'inizio dell'annata con la squadra granata. "Grande emozione, voglio vedere da subito una squadra consapevole dei suoi limiti ma desiderosa di dare il massimo. L'anno scorso, a Roma, mostrammo qualità, carattere e intensità. Sarebbe bello ripetere quella performance. Ovviamente con un risultato diverso".

CALCIOMERCATO- "Non vedo l'ora di vedere il presidente domani, si è davvero adoperato per mettermi a disposizione calciatori di cui avevo assolutamente bisogno. E' stata una settimana molto impegnativa per me e per il mio staff, abbiamo fatto test aggiuntivi per valutare la condizione generale e devo dire che i nuovi arrivati stanno bene. Candreva aggiunge tanta esperienza, conosce il nostro sistema di gioco ed è un ragazzo che sa integrarsi velocemente nelle conoscenze di gioco. Ha lo spirito giusto, un entusiasmo importante ed è evidente volesse venire a Salerno. Rappresenterà al meglio la nostra maglia .Bronn è un calciatore portato ad aggredire, ma per lui e per Vilhena ci vorrà un po' di tempo per aggiungere conoscenze reciproche. Anche numericamente parlando, però, c'è bisogno di tutti da subito e la partita è un test fondamentale. Sicuramente ci sarà la possibilità di vederli all'opera".

CANDREVA- "Solitamente ha fatto l'esterno a destra, in alcune circostanze potrebbe fare anche il terzino o la mezzala. Ci siamo confrontati immediatamente, quando hai un calciatore di questo livello è necessario essere subito chiari. So che domani non potremo essere perfetti, tutti dovranno integrarsi giorno dopo giorno. Faremo questo test importante, contro un avversario blasonato, ritroveremo i nostri tifosi in una cornice diversa rispetto alla coppa Italia e ciascun atleta vuole fare la differenza da subito".

IERVOLINO- "Il nostro presidente è un passionale e questa cosa mi piace. Per finalissima intendiamo il blasone dell'avversario, ovviamente. E' solo la prima di campionato. La Salernitana si approccia a questo campionato con lo stesso spirito che ci ha contraddistinto l'anno scorso, è nelle difficoltà che dovremo dimostrare di essere una squadra. Non siamo al 100%, ma lavoreremo duramente giorno dopo giorno per essere performanti e dimostrare di essere validi. Vogliamo che la gente si senta rappresentata nel migliore dei modi, è un concetto fondamentale che ripeto costantemente ai miei giocatori".

ROMA- "Approfitto per fare da subito complimenti e saluti a Mourinho. Non c'è soltanto il discorso dell'arrivo di Dybala e di altri grandi calciatori, c'è un progetto tecnico-tattico ben definito ed è un avversario da rispettare al 100%. L'anno scorso affrontammo la Roma all'Olimpico dopo un mese e mezzo di lavoro, in questo caso ho avuto a disposizione soprattutto giocatori che ritroveremo in altri contesti da qui ai prossimi giorni. E' un dato di fatto. L'inizio del campionato aumenta al massimo il livello d'adrenalina, ma sappiamo perfettamente che affrontiamo un avversario fortissimo. Non è una gara che può dare una scossa, siamo solo all'inizio".

IL GIOCO- "Voglio un gioco aggressivo che rispetti il mio DNA e quello della nostra gente. Vogliamo giocare le partite per rappresentare le nostre qualità nel migliore dei modi, sarebbe una grande gratificazione per il nostro progetto. Voglio interpretare meglio le tre altezze di campo, il nostro atteggiamento mentale deve essere sempre uguale. E' bello tenere la palla, ti fa sentire capace ed esteticamente bello. Ma anche la fase di non possesso determina tanto, nel calcio moderno in particolare. Difendersi bene non è solo un concetto di tempo, ma di organizzazione".

CAMPIONATO ANOMALO- "E' vero, è la prima volta che ci sarà una sosta così lunga. Ma in queste quindici partite prima dello stop voglio che i calciatori diventino squadra, chi è rimasto sa già quali sono le nostre idee e trasmetteranno senza dubbio lo spirito giusto ai nuovi. Io non guardo troppo avanti, già Udinese-Salernitana è troppo lontana per me".

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