Non è cominciata nel migliore dei modi l'esperienza sulla panchina della Salernitana da parte dell'allenatore Paulo Sousa. I granata non sono riusciti a replicare il sorprendente risultato dell'andata rimediando una sconfitta per 0-2 contro la Lazio di Maurizio Sarri, trascinata da uno strepitoso Ciro Immobile autore di una doppietta. Tris sfiorato dai biancocelesti sul finale di gara, in cui i campani sono anche rimasti in inferiorità numerica a causa dell'espulsione di Bronn, con Luis Alberto che si è lasciato ipnotizzare dal dischetto da Luigi Sepe. Queste le dichiarazioni del tecnico Sousa nel post gara ai microfoni di Dazn:
serie a
Salernitana-Lazio, Sousa: “Gol preso al primo errore. Piatek e Botheim migliorino…”
"Ho detto ai ragazzi che dai tre allenamenti svolti con me ho visto buone cose in alcuni parti della gara. L'unica strada per vincere le partite è difendere alti. Diverse volte ci siamo riusciti soprattutto nel primo tempo. La prima volta in cui abbiamo sbagliato siamo stati penalizzati col gol della Lazio. Dobbiamo lavorare e migliorare sulla gestione della partita con la palla. Nelle poche volte in cui ci siamo riusciti li abbiamo fatti abbassare, questa è la strada. Non mi è piaciuto l'atteggiamento dopo il gol, non mi piace che una squadra si arrende quando va sotto, su questo c'è da migliorare. Chi i leader da cui ripartire? Il leader deve essere la squadra e i nostri tifosi che ci hanno aiutato e spinto durante la partita. Durante il riscaldamento però sono un po' duri su qualche calciatore, su questo si può migliorare perché abbiamo bisogno di una spinta positiva. Durante la partita invece sono stati ben presenti. Ci sono tanti giocatori giovani e nuovi, l'atteggiamento e il dare tutto deve essere sempre presente".
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Su Piatek- "Deve migliorare a livello di posizione, così come anche Botheim, anche sui tempi di pressione e sugli spazi da occupare. La Lazio palleggia bene negli spazi corti, anche sotto pressione. Noi dobbiamo migliorare nella velocità sul corto e nell'uno-due. Non ci saranno tante squadre come la Lazio ma la strada è questa, pressare alto e saper difendere anche bassi. Bisogna crescere e dobbiamo lavorare sull'atteggiamento, a cominciare dagli allenamenti".
Sulla scelta di Salerno - "Mi piacciono le sfide difficili e questa lo è. Sono convinto di farcela. Mi ha convinto soprattutto la motivazione e la visione del presidente e del direttore sportivo. È molto preparato sui calciatori, quando si lavora così, si possono ottenere i risultati giusti".
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