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Salernitana-Atalanta, Sousa: “La teoria non basta. Piatek? Anche Dia partiva da…”

Salernitana
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Paulo Sousa, tecnico della Salernitana, alla vigilia della sfida contro l'Atalanta.
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"Le società che hanno la cultura della vittoria ti fanno respirare il clima del successo. Noi siamo al secondo anno di serie A e ci sono delle difficoltà. Io voglio una Salernitana ambiziosa, orgogliosa, desiderosa di essere protagonista. Poi si può vincere e si può perdere, ci mancherebbe. L'identità non deve mai venire meno, deve essere il nostro passaporto". Lo ha detto Paulo Sousa, tecnico della Salernitana intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Atalanta, in programma questo sabato alle 15.00 fra le mura dello Stadio "Arechi".

"Noi sappiamo chi siamo, ci sono debolezze ma anche tante cose buone. La teoria non basta, ora tocca mettere tutto in pratica sul campo. Altrimenti non si vince. Al di là dell'avversario, che è importante, devo guardare in casa mia e lavorare ogni giorno per una crescita globale. E il momento di difficoltà aiuta sempre a riflettere". 

RINNOVO - "Qui mi trovo benissimo, ho una connessione speciale col direttore sportivo e con la tifoseria. Questa passione mi piace tanto. Chiunque ama il calcio sa che qui ci sono gli ingredienti giusti. Non voglio eludere la vostra domanda, sono concentrato sul presente e dobbiamo salvarci".

ATALANTA IN LOTTA PER L'EUROPA - "Affrontiamo una squadra che ha una stabilità importante in Italia, da anni. C'è un allenatore come Gasperini che ha sposato una filosofia di gioco precisa e l'ha trasmessa ai ragazzi. Ha più di 300 partite con questo gruppo, la squadra gioca ad occhi chiusi e sa perfettamente cosa deve fare in campo. Se non fai quello che devi ti mettono sotto, abbinano qualità e fisicità. Gasperini non è solo aggressività difensiva uomo contro uomo, ma ha determinato tanto con i braccetti e con l'attacco della profondità. Mentalmente sanno reggere contro chiunque, proponendo sempre alta intensità e mostrando capacità di recupero impressionanti. Sarà una sfida straordinaria per noi, una tappa importante nel nostro percorso di crescita. E' chiaro che noi scenderemo in campo per vincere, pur sapendo che l'Atalanta è un avversario top. Otto gol subìti all'andata? Un risultato così lascia il segno, è chiaro. I calciatori lo sanno. Oggi però siamo in un contesto diverso, anche la mentalità è cambiata e vedo una Salernitana maggiormente consapevole dei propri mezzi".

CAPITOLO PIATEK - "Tutti noi abbiamo sempre provato ad aiutare questo ragazzo a segnare con maggiore continuità. Sa farlo e deve farlo, è un attaccante. Ha già giocato dall'inizio in coppia con Dia, poi ho cambiato strategia e ho assunto decisioni diverse. Se ricordate anche Dia è partito dalla panchina in alcune occasioni. Quando affronti un avversario intenso, a noi può essere utile un elemento che destabilizza. E ciò può accadere anche in corso d'opera".

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