A tutto Arrigo Sacchi.
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Sacchi: “Corsa Champions League? Ecco chi merita. I problemi dell’Inter partono dal club”. E sul Milan…
L'ex allenatore del Milan e della Nazionale Italiana, Arrigo Sacchi, si è soffermato sull'attuale campionato di Serie A
Tanti i temi affrontati dall'ex allenatore del Milan e della Nazionale Italiana, che intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, si è soffermato sull'attuale campionato di Serie A, tra l'intricato finale di stagione e la corsa alla prossima Champions League.
"Le squadre, quasi tutte le squadre, anche quelle che a questo punto del campionato non hanno più obiettivi da rincorrere, affrontano le sfide con dignità e con professionalità: s’impegnano, faticano, non regalano nulla all’avversario. Guardate il Sassuolo contro la Roma o il Napoli contro l’Inter. Ecco il modo corretto d’interpretare il calcio".
ATALANTA - "Tra Atalanta, Inter, Milan e Roma chi va in Champions? Non sono mica un mago. Comunque una cosa la dico subito, l'Atalanta è quella che merita più di tutte di andare in Champions. Delle quattro è la società che ha speso meno, è quella che ha la rosa più ridotta, eppure è quella che gioca meglio. Siccome ho sempre pensato che deve vincere chi merita, sostengo che l’Atalanta deve prendersi un posto in Champions. Atalanta-Sassuolo? Domenica non sarà per nulla facile, il Sassuolo ha dimostrato contro la Roma che non è ancora andato in vacanza e poi l’Atalanta è arrivata in riserva in questo finale di stagione".
"Un pronostico? Mai azzeccato un tredici alla schedina - prosegue -, però aggiungo che sarà una gara rognosa. Mi auguro che non ci siano altri condizionamenti. Viviamo in un Paese nel quale la correttezza non è al vertice, spero che gli arbitri non si facciano condizionare: le regole devono essere uguali per tutti".
GASPERINI - "Fa un calcio in cui si vede la mano dell’allenatore, in cui si vedono le idee. I ragazzi hanno coraggio, e sanno uscire con brillantezza dalle situazioni di difficoltà. In Italia sono gli unici a praticare il “sistema puro”, uomo contro uomo: ciò significa che hanno fiducia nei loro mezzi. Non esagero se dico che questo è un gruppo di eroi: ci sono giocatori, e penso ad esempio a Ilicic, che in altre piazze non hanno reso come a Bergamo. Bravo, Gasp".
INTER - "La batosta di Napoli ha riaperto ferite che sembravano rimarginate? Il problema parte dal club. Quando non c’è la società, l’allenatore fa fatica. Lo sa che la conflittualità in ambito lavorativo è la principale causa di stress? Mi pare che l’Inter non sia un ambientino tranquillo, no? Per questo, secondo me, non si possono dare le colpe di questa situazione soltanto a Spalletti. Le radici del problema sono altrove".
INTER-EMPOLI - "La partita mi sembra aperta. Se consideriamo i valori individuali no, non ci sarebbe gara, ma il calcio è fatto di idee, di lavoro, di serietà. Di certo l’Empoli non dovrà andare a San Siro per difendersi, sennò perde prima ancora di cominciare. L’Empoli è delle squadre che giocano il miglior calcio in Italia. E’ un gruppo di ragazzini semisconosciuti che sta seguendo in tutto e per tutto il suo maestro Andreazzoli".
MILAN E ROMA - "Il destino non dipende da loro, ma anche dai risultati delle altre. Comunque il Milan, del quale faccio sempre fatica a parlare perché voglio troppo bene a Gattuso, a Maldini, a Leonardo, può farcela contro la Spal che ha già fatto il suo capolavoro conquistando la salvezza".
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