"Gli dissi di prendere Sarri e un certo argentino che da Palermo poi è andato alla Juve e ora gioca nella Roma: Dybala. Non lo fece, forse c’erano altri motivi. Mi chiese anche di andare al Monza, mi avrebbe dato una villa con maggiordomo. Dissi di no", così Arrigo Sacchi in un passaggio della lunga intervista concessa a “La Stampa” nel ricordo dello scomparso Silvio Berlusconi.
berlusconi
Milan, Sacchi: “Consigliai a Berlusconi di prendere Dybala dal Palermo”
"Nessuno nel calcio italiano ha vinto quanto lui e credo nessuno vincerà più come lui in un paese inaffidabile. Una montagna che è caduta in uno stagno. Nel calcio come in politica. Il primo incontro nel settembre del 1986, amichevole con il Parma. Era nell’accordo perché avevamo preso 5 giocatori dal Milan. Alla fine della partita mi volle conoscere e mi disse che ci saremmo rivisti. Sei o sette mesi dopo mi richiamò. Ha sempre mantenuto la parola data. La stampa e una parte della tifoseria mi chiamava Mister nessuno. Dopo la sconfitta con l’Espanyol mi chiamò e mi chiese se avevo bisogno di qualcosa, se avevo bisogno di aiuto. Io dissi di sì. Venne a Milanello. Tenne un discorso di 25 secondi davanti ai giocatori e disse che avremmo cambiato il calcio", questo il ricordo commosso di Arrigo Sacchi per la perdita dello storico presidente del Milan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA