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LE DICHIARAZIONI

Sabatini: “Scalpito per rientrare. Spalletti? Lo vedo nervoso. Dybala e la Roma…”

Sabatini
Le dichiarazioni rilasciate dall'ex direttore sportivo di Palermo e Roma

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"Sono a Roma, nella mia città, e non conosco la quiete, scalpito per rientrare e non faccio il falso modesto, so quanto posso offrire alla società che vorrà darmi fiducia. Il calcio senza di me è triste (ride, ndr)". Lo ha Walter Sabatini, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". Diversi i temi trattati dal noto dirigente umbro, polo manageriale di riferimento dell'area tecnica nei fasti dell'era Zamparini al Palermo: dal suo addio alla Salernitana, ai colpi di mercato delle big italiane. Ma non solo... "Spalletti? Lo vedo nervoso e vorrei averlo davanti a me, con lo sguardo perso nel vuoto e con la capacità di dissimulare tutto grazie all’ironia toscana. Luciano me lo immagino in preda alla febbre del lavoro, sveglie all’alba e furia. All’ultimo tuffo De Laurentiis farà le cose che deve, con sofferenza, ma le farà, e Spalletti riporterà il Napoli alla competitività", le sue parole.

SALERNITANA - "Il litigio con Iervolino? Un piccolo litigio che si è poi ingrandito, ma non ne voglio parlare. Vicenda chiusa, senza strascichi legali. Auguro ogni bene a Iervolino, alla Salernitana, alla sua gente straordinaria, bellissima, educata. Nei sei mesi a Salerno sono stato amato come mai, senza invadenza. Sapevano che per la mia salute delicata non avrei mai dovuto prendere il Covid e con garbo tenevano le distanze, per tutelarmi. Ci siamo salvati con un filotto di nove punti in otto giorni e nessuno ci toglierà questa impresa. Oggi la Salernitana è in difficoltà sul mercato? Certi giocatori sono recalcitranti a trasferirsi a Salerno e non sanno quello che si perdono. Questo non significa che la Salernitana non faccia mercato. Iervolino è un imprenditore che non si spaventa davanti agli investimenti. Può spendere 10-15-20 milioni senza battere ciglio. È abituato agli affari". 

ROMA -"Rimango fedelissimo allo stato d’animo dell’essere romanisti. Se fossi alla Roma, nei panni del bravissimo Tiago Pinto, direi che la squadra deve competere per entrare nelle prime quattro. Ed è implicito che chi lotta per i primi quattro posti può ritrovarsi a gareggiare per lo scudetto. Uno come Mou è capace di costruire una mentalità vincente, giorno dopo giorno, dettaglio dopo dettaglio. Forse ci sarà qualche scompenso, ma vedo giocatori bravi e disposti a correre, e Matic è un metronomo equilibratore".

SERIE A -"Qual è stato finora il più grande colpo di mercato? Pogba, ma si è infortunato e il progetto della Juve si è incrinato. Pogba al Manchester United si è formato, è diventato adulto. Nella seconda volta alla Juve, da giocatore maturo, farà benissimo. E poi Dybala è stata un’operazione magistrale della Roma. L’Inter con il ritorno di Lukaku ha ricostituito l’attacco dello scudetto e si è messa a posto. Scudetto? Il Milan, perché ha creato i presupposti per rivincere. Maldini e Massara sono bravissimi. Mi dispiace che la Serie A sia diventata terreno di conquista per molti club europei, mi riferisco alle cessioni di Viti e Scamacca per esempio", ha concluso Sabatini.

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