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Roma, Dzeko: “Un orgoglio la fascia da capitano dopo Totti e De Rossi. Ripresa campionati? Solo quando non ci saranno rischi”

Le parole del terzino giallorosso, Edin Dzeko, sul complicato periodo vissuto a causa dell'emergenza Coronavirus

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Eidin Dzeko tesse le lodi della Roma.

Nonostante lo stop dei campionati, Edin Dzeko, può sorridere: a settembre, infatti, diventerà padre per la quarta volta. A parlare del trascorrere della sua quarantena e del momento vissuto dal calcio a causa dell'emergenza coronavirus è lo stesso attaccante giallorosso, intervenuto ai microfoni di "Sky Sport".

"Ovviamente non sono mai stato così tanto a casa, ma sono contento. La mia famiglia in questo momento è l'unica nota positiva di questo periodo. Vedo che i miei bambini sono contenti e quando li vedo così lo sono anche io. Rimanere a Roma è stata la scelta giusta, non era difficile. Però adesso ancora di più sono orgoglioso di far parte di questa società perché in questo momento di difficoltà aiuta i tifosi e le persone che ne hanno bisogno. Noi giocatori siamo a disposizione della nostra società e cerchiamo di aiutare in tutti i modi".

L'attaccante ha poi raccontato il suo allenamento casalingo, soffermandosi inoltre sul possibile ritorno in campo delle squadre nei mesi prossimi: "È un argomento molto delicato. Sicuramente la questione più importante è la salute della gente, di tutti noi. In questo momento lo sport non è nella prima fila delle priorità, però io e tutti noi, amiamo lo amiamo ed è parte della nostra vita. Quando la situazione si calmerà e non ci sarà più pericolo per tutti, è giusto finire il campionato, è quello che facciamo tutti i giorni. È giusto per tutti".

Dzeko si è poi soffermato sull'importanza di indossare la fascia di capitano: "La prima volta con la fascia è stata negli ultimi mesi al Wolfsburg, poi sono andato al City. Sono capitano della Bosnia da sei anni. Farlo alla Roma dopo Totti e De Rossi è un grande orgoglio. Questa è una società meravigliosa. Mi sentivo anche prima come uno dei capitani, perché in squadra non ne esiste solo uno. Tutte le squadre hanno più di un capitano che non sono solo quelli con la fascia, ma anche i leader in campo".