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Petrachi si racconta: “Fui vicino a portare Lautaro al Torino, ecco perché saltò. Darmian e Belotti dal Palermo…”

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"Ce ne sono altri. Uno è Lautaro Martinez. A 7 milioni di euro, sempre al Torino. Ci furono problemi con degli emissari per delle commissioni fuori mercato che ci vennero chieste: erano troppo alte, un po' meno della metà del cartellino. Se l'avessi detto a Cairo, conoscendolo, mi avrebbe mandato... Volevo prendere Lyanco dal Sao Paulo e Martinez dal Racing de Avellaneda, le stelle che mi colpirono di più in quel Sub-20 in Ecuador. Con Lyanco siamo andati a segno. Era il 2017: iniziai la trattativa ma per Lautaro non andò a buon fine per questioni di mediazione. Era lui l'attaccante che avrei voluto per il Torino. Mentre come terzino sinistro stavo per prendere Faouzi Ghoulam. Ma non arrivò, chiaramente. E non lo fece per 250 mila euro. Prima che lo prendesse il Napoli, il Saint-Etienne chiedeva 3 milioni e mezzo, Cairo si fermò a 3.250. Mi son fatto scappare Riyad Mahrez. Era il 2013, parlo col suo agente Kamel Bengougam che interloquiva col mio staff. Giocava nel Le Havre ed era in scadenza. Scelto Mahrez come vice Cerci però al Presidente Cairo detti un numero, una cifra. Solo che quella cifra dopo aumentò e non gli piacque... Ero pronto a fare cinque anni di contratto a Riyad, con l'agente pattuisco 150 mila euro di commissioni. Mi metto d'accordo sul contratto, ne parlo con Cairo e gli spiego che per il 4-2-4 di Ventura sarebbe stato perfetto. Bengougam mi chiamò e mi disse che stava trattando con un'altra squadra. Voleva darlo a noi ma voleva convertire la commissione da 150mila euro a 150mila dollari che all'epoca aumentavano la cifra. Saltò l'operazione e Mahrez... Andò al Leicester. Fu un mio errore ma non volevo deludere il mio Presidente al quale avevo promesso il giocatore a un prezzo. Al Presidente non l'ho mai detto, la responsabilità è tutta mia. E con quell'agente non ho mai più parlato".

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