serie a

Parma, D’Aversa: “Questo un periodo di convinvenza con il virus. Ripartire e poi fermarsi? L’errore più grande”

Il tecnico del Parma: "Se non cambia il fatto che, in caso di positività di un singolo tutta la squadra va in quarantena, stento a credere che il campionato possa concludersi"

Mediagol93

La Serie A è pronta a ripartire.

Dopo settimane di tira e molla, i club di Serie A possono finalmente prepararsi al ritorno in campo. Nella giornata di oggi infatti, il Governo, ha dato il via libera alla ripresa del massimo campionato italiano, fissando come data il 20 giugno. Una notizia commentata ai microfoni di "Rai Sport" dal tecnico del Parma, Roberto D'Aversa, soffermatosi inoltre sulla possibilità che il calcio possa nuovamente fermarsi in caso di nuove positività tra i tesserati dei club.

"Ripartire e poi fermarsi sarebbe l'errore più grande. E se non cambia il fatto che, se c'è un positivo, tutta la squadra va in quarantena per due settimane, fatico a credere che il campionato possa concludersi. Puà saltar fuori qualche caso: questo vorrebbe dire non completare il campionato. Riprendere dai recuperi sarebbe giusto, aiuterebbe a cristallizzare la classifica in vista di nuovi problemi. Per noi sarebbe bello avere date certe. Prima dello stop abbiamo lavorato per tre settimane su delle incognite. Mi auguro che possa servire da lezione e si riparta migliorando. Ripartire si può. Ogni quattro giorni facciamo tamponi e test sierologici. Va capito se deve esserci una convivenza col virus: se aspettiamo che sparisca del tutto allora meglio sospendere definitivamente il campionato e ragionare su quello successivo".

D'Aversa si è infine soffermato sullo stato di forma del Parma: "L'inattività è stata lunga, diversamente da quel che accade in estate i ragazzi sono stati due mesi chiusi in casa. Le conseguenze possono essere negative, nonostate tutti i programmi che abbiamo dato loro. Ma dopo i test posso dire che mi aspettavo peggio a livello di condizione anche se il rischio infortunio è elevato. Per adesso ci alleniamo di mattina e già ora fa molto caldo. Questi ragazzi vengono da due mesi di stop, non vanno messi in difficoltà ulteriore giocando col caldo atroce:il rischio di infortuni aumenterebbe ancora di più. Che tipo di calcio sarà? Simile a quello che si vede in Bundesliga, l'intensità non sarà la stessa di prima dell'interruzione".