Calcio Siciliano

Palermo, Catania, Messina e Trapani: siciliane lontane dalla Serie A

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Dieci anni complicati per il calcio siciliano che però non spengono la passione dei tifosi.
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Il calcio siciliano vive da tempo una stagione piuttosto avara di successi; vicissitudini societarie e alterne fortune di campo tengono lontane dalla Serie A le principali compagini della regione. Tra queste, il Palermo sembra al momento l’unica in grado di spezzare, almeno sulla carta, un tabù che dura da quasi un decennio.

Inseguendo i fasti dell’era Zamparini

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Impegnato nella corsa ai play-off promozione della Serie B, il Palermo è l’unica squadra che può, almeno per quest’anno, lottare per la Serie A. I rosanero hanno preso parte a 29 edizioni del massimo campionato (contando solo quelle a girone unico); l’ultima è stata quella del 2016/17, che molti ricorderanno per la breve parentesi da presidente di Paul Baccaglini, nonché dall’avvicendamento di ben cinque tecnici diversi in panchina. Il 19° posto finale, e la conseguente retrocessione, posero fine ad un periodo fatto di grandi imprese sportive e delusioni in Serie A, cominciato con la trionfale promozione del 2004 e che nelle tre stagioni successive proiettò il Palermo per tre volte di seguito in Coppa Uefa grazie a due quinti e un sesto posto in campionato. Tra faticose salvezze e amare retrocessioni, nel 2019 la società venne esclusa dai campionati professionistici e costretta a ripartire dai dilettanti guidata nella rifondazione dal presidente Dario Mirri; nel luglio del 2022, dopo il ritorno in B, il Palermo entra nella galassia del City Football Group.

La nuova proprietà ha certamente rilanciato le ambizioni sportive del club, anche per la stagione in corso. Se il Sassuolo sembra essere il grande favorito per la vittoria del campionato, e il Pisa il principale candidato per la promozione diretta, l’equilibrio regna sovrano in zona play-off. Secondo i bookmakers, infatti, i rosanero hanno buone chance di approdare in A attraverso gli spareggi; la ‘quota’ del Palermo promosso è di poco superiore a quattro volte la posta, a riprova della considerazione delle agenzie nella squadra guidata da Dionisi. Un’opzione certamente interessante per gli appassionati e per coloro i quali sono abituati a sfidare la sorte giocando online su casinò non AAMS affidabili secondo i dati forniti da Miglioricasinoonline.

Catania, un decennio in altalena

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Con 17 partecipazioni, il Catania è la seconda squadra siciliana più presente in massima serie; la prima apparizione risale alla stagione 1954/55, conclusa con la retrocessione d’ufficio per illecito sportivo. Tornati in Serie A nel 1960, gli etnei conservano la categoria per sei stagioni; dopo la fugace partecipazione al campionato 1970/71, il Catania gravita tra Serie B e C fino al 1983, quando ritrova la Serie A, salvo tornare in cadetteria dopo una sola stagione. Gli anni Novanta e i primi Duemila sono particolarmente difficili per la compagine etnea: nel 1993, la società riparte dall’Eccellenza e completa una lunga risalita in Serie A solo nel 2006. Guidati da Pasquale Marino, i rossazzurri conquistano la promozione in massima serie, dove resteranno per otto stagioni consecutive. Si tratta del periodo più florido per la squadra etnea, e per il calcio siciliano in generale, con grandi nomi in campo e in panchina. Non a caso, si concentra in questi anni il maggior numero di ‘derby’ disputati in Serie A tra Catania e Palermo. Oggi il club stenta con la gestione Pelligra-Grella, ma nelle intenzioni c’è quella di tornare nel calcio che conta.

Le alterne fortune del Messina

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Al termine della stagione 2003/04, il Messina (FC Messina Peloro) conquista una storica promozione in Serie A, in scia al Palermo che chiude il campionato in vetta alla classifica. I giallorossi concludono la prima stagione in massima serie con un sorprendente 7° posto finale, facendo meglio di squadre del calibro di Roma, Lazio e Fiorentina. La stagione seguente è di gran lunga più tribolata, ma il terremoto susseguente lo scandalo Calciopoli consente ai peloritani di conservare la categoria malgrado il 17° posto finale. La retrocessione arriva l’anno dopo, quando i giallorossi chiudono in penultima posizione. Da allora seguono alterne vicende, con esclusioni e cambi di denominazione; al momento, l’eredità del Messina transitato in Serie A è raccolta dalla Associazioni Calcio Riunite Messina, che milita nel Girone C di Serie C.

Trapani, il sogno sfiorato

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Reduce da due salvezze tranquille, al termine della stagione 2015/16 il Trapani di Serse Cosmi stupisce tutti, raggiungendo la finale dei play-off promozione grazie al terzo posto ottenuto in regular season. Sconfitto lo Spezia in semifinale (0-1 all’andata e 2-0 al ritorno in Sicilia), i granata vengono superati dal Pescara. Il 2-0 dell’andata, disputata all’Adriatico, non viene ribaltato al ritorno: il gol-lampo di Citro, capocannoniere stagionale, viene vanificato dalla rete di Verre nella ripresa, che fissa il punteggio sull’1-1.

L’anno seguente il Trapani retrocede in Serie C, inaugurando un periodo quantomeno tribolato che culmina con la ripartenza dai dilettanti nel 2021. Il Trapani di oggi ha una società solida e un presidente ambizioso come Valerio Antonelli che non si pone limiti per il futuro. Tra sogno, concretezza e realtà, è stato lo stesso patron dei granata a lanciare un sorprendente invito, qualche giorno fa, all’eterno incompiuto Balotelli per portarlo in Sicilia.