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Napoli, Milik rompe il silenzio: “Non penso ai soldi, ecco come sono andate le cose. De Laurentiis…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'attaccante del Napoli, che ha raccontato la sua verità

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"Il Napoli voleva prolungare e mi ha messo di fronte a un bivio: firmare il rinnovo o andarmene. Ho deciso di provare qualcosa di nuovo altrove".

Parola di Arkadiusz Milik. L'esperto attaccante di proprietà del Napoli sembrava ad un passo dall'addio, accostato prima alla Juventus e successivamente alla Roma. Poi, il mancato trasferimento nella Capitale e la permanenza in Campania, nonostante sia stato escluso dalla lista dei 25 presentata dal club partenopeo per la Serie A. Intervistato ai microfoni di 'Sportowefakty', il centravanti polacco ha raccontato la sua verità.

"Il mio agente stava cercando una nuova soluzione, alcune squadre si sono interessate e abbiamo parlato. La pandemia però ha complicato le cose, anche per altri calciatori oltre a me. Non voglio fare i nomi delle squadre che mi hanno cercato, ma la verità è che per alcune proposte io avevo dato il via libera. Tuttavia, le squadre in questione non hanno trovato l'accordo con il Napoli e io sono dovuto restare. Ho fatto le visite e sono andate bene. Il club aveva anche fatto un annuncio in merito. Però non voglio dire a quale squadra sono stato più vicino. Anche se confermo che si tratta di una squadra italiana", sono state le sue parole.

MESSAGGIO AI TIFOSI -"Se il mio futuro dipendesse dai soldi, avrei rinnovato già col Napoli perché le condizioni dell'offerta era molto buone. La vita di un atleta è bella ma breve. Ho 26 anni, voglio crescere e diventare un calciatore migliore. Credo che questo sia il momento giusto per tentare una nuova sfida. Sono una persona che segue le proprie sensazioni. Fare qualcosa contro me stesso non ha senso. Negli ultimi mesi molte cose sono state fraintese ed esagerate. Per esempio non c'è mai stata ostilità da parte mia nei confronti del Napoli. Volevo risolvere tutto professionalmente. Ho grande rispetto per la società dove ho trascorso quattro anni meravigliosi. Rispetto il Napoli e i suoi tifosi. Ho giocato buone partite e altre meno buone, ma ho deciso di cambiare ed è una mia decisione".

DE LAURENTIIS -"Abbiamo sempre avuto rapporti normali. Il presidente la pensa come vuole e non credo sia stato influenzato dai media. Una guerra tra me e il Napoli? Da parte mia è un approccio che non esiste. Capisco che i tifosi possano avere reazioni diverse a causa delle notizie scioccanti sul mio conto, è un business anche quello e lo capisco. A volte un calciatore ne soffre, spero però che dopo queste parole i tifosi capiscano la mia prospettiva e l'intera situazione. Posso assicurarvi che il rispetto per la società non è mai mancato. Ho sempre voluto lasciare il club in armonia. Non puoi incolpare un giocatore perché è rimasto se non è colpa sua. Il Napoli non ha parlato con le società che mi volevano. Non so se un colloquio possa cambiare qualcosa. Vedremo, sono disposto a collaborare. Fino alla fine del mio contratto mi allenerò e nel caso giocherò come meglio posso".

L'ESCLUSIONE -"Io escluso dalla lista del Napoli per la Serie A e l'Europa? Mi aspettavo questa decisione, ma la mancanza di comunicazione da parte del club non è professionale. Credo di non essere stato trattato bene. Ci sono anche altri giocatori che non hanno rinnovato, ma per loro tutto è tranquillo. Sono stato il capocannoniere della squadra nelle ultime due stagioni e ho dato sempre il 100%. Non ho rimpianti per ciò che ho fatto e ciò che ho deciso. Soffrirò un po' ma resisterò. Il ristorante aperto in Polonia? Noi giocatori del Napoli abbiamo contratti strutturati affinché il 100% dei diritti di immagine finiscano al club. Qualcuno potrebbe accusarmi di aver agito diversamente col ristorante, ma questo non cambierà niente per il mio addio. Queste cose vengono risolte in poche ore".

GLI ALLENAMENTI -"Non so se proseguirò ad allenarmi normalmente, nessuno mi ha ancora detto niente. Fisicamente sto bene. Mentalmente dico solo che ho ricevuto una valanga di messaggi dopo il 5-1 contro la Finlandia con tante critiche. Qualcuno ha offeso anche la mia famiglia. I tifosi del Napoli mi hanno avvicinato chiedendomi se stavo andando via ma nessuno è stato aggressivo o ostile. Purtroppo spesso la gente legge delle cose e crede a ciò che gli viene raccontato, per quello poi offende via social", ha concluso Milik.

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