La quattordicesima giornata di Serie A offrirà la bellissima sfida tra Milan e Parma.
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Milan-Parma, Zaccardo: “Sarà una gara equilibrata, Gervinho è devastante. Il mio futuro…”
Le parole dell'ex difensore in merito alla sfida tra i rossoneri e i ducali
A parlare del match in questione è intervenuto Cristian Zaccardo, ex difensore e Campione del mondo con l'Italia nel 2006, che nel corso della sua carriera ha vestito entrambe le maglie. Queste le sue dichiarazioni rilasciate nel corso di un'intervista ai microfoni di Europa Calcio: "Mi auguro sia una bella partita, sarò a San Siro. Sono legato ad entrambe le squadre e sarà un piacere. Il Milan è in difficoltà a livello numerico, non è al top della forma però Gattuso ha dimostrato di esaltarsi di fronte alle difficoltà, sotto pressione rende meglio. Il Parma invece è la rivelazione di questo campionato e sono al top della condizione psicofisica. Paradossalmente sta facendo meglio in Serie A che non in B o C nelle scorse annate. Ha dimostrato di essere una squadra solida ma anche coraggiosa, andando a vincere a Milano con l’Inter e a Torino contro i granata. Se concedi spazi, il Parma ti punisce, le accelerazioni di Gervinho sono devastanti. Pronostico? Sarà una gara equilibrata però il Milan è in casa e se vuole andare in Champions deve vincere, il Parma non avrà pressioni ma se vuole continuare a stupire ancora deve fare una bella gara".
I rossoneri si trovano attualmente al quinto posto in classifica, e sperano di poter continuare a vincere per raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League: "Questo lo sapremo a fine campionato. Il Milan ha una rosa costruita per arrivare tra il 4^ e il 6^ posto. Se sono molto bravi arriveranno quarti, ma non è facile, non sono i favoriti in maniera assoluta, ma se la possono giocare fino in fondo".
I ducali sono la vera e propria sorpresa di questa stagione, dal momento che attualmente occupano il sesto posto a soli due punti dai loro avversari di domenica: "Hanno trovato un bel mix. Parma la conosco bene, è una piazza che ti lascia lavorare tranquillamente, ci sono tante componenti che fanno si che ci sia il clima ideale, non c’è quella pressione che c’è in altre piazze, c’è una bella armonia e hanno trovato giocatori pieni di entusiasmo all’interno comunque di un contesto valido che veniva già da tre promozioni di fila. Mi auguro che possano continuare così fino alla fine anche se col prosieguo del campionato i veri valori verranno fuori e non so se riusciranno a tenere questi ritmi. D'Aversa? Sinceramente non lo conosco personalmente quindi lo giudico attraverso i risultati ottenuti e ammetto che non mi aspettavo partisse così".
Il classe 1981 non sembra avere un piano preciso per il suo futuro, ma la sua intenzione principale è sicuramente quella di restare nel mondo del calcio: "Mi sto proiettando verso il futuro ma devo dire che ho ancora la testa da calciatore, il fisico è ancora integro. Ovviamente non dipende solo da me. Io comunque mi sto aggiornando, lunedì avrò l’esame da direttore sportivo, poi nel 2013 ho svolto il corso da allenatore Uefa B e quindi ho già messo le basi per il futuro. A me piacerebbe rimanere nel calcio ma ripeto, mi sento ancora calciatore quindi spero che in questo mese e mezzo mi arrivi una proposta valida da poter accettare. Per adesso sto avendo dei contatti con squadre anche fuori dall’Europa, bisogna valutare e vedere se ci sono i presupposti per far si che la cosa vada in porto. Lasciare l’Italia per un posto lontano non è facile, bisogna pensarci bene anche perché ho una famiglia, due bambini. Entro due mesi devo decidere altrimenti passa troppo tempo. Forse oggi dico 51% allenatore e 49% direttore. Ma non mi è scattata la molla perché mi vedo ancora al 99% calciatore".
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