"Auguriamoci che l'Atalanta possa essere la rivelazione della Champions, tutti gli sportivi italiani ci siamo innamorati di questa squadra".
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Lippi: “Io in panchina? Rispondo così. Atalanta fidanzata d’Italia. L’Inter, la Juventus e Sarri…”
Le dichiarazioni rilasciate dall'ex CT della Nazionale italiana
Parola di Marcello Lippi. Diversi sono stati i temi trattati dall'ex commissario tecnico della Nazionale italiana campione del Mondo nel 2006, intervistato ai microfoni di 'Radio Anch'io lo Sport': dal momento dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini, reduce dalla vittoria conquistata domenica pomeriggio contro il Sassuolo fra le mura amiche del Gewiss Stadium, ai cinque cambi concessi agli allenatori dopo il lungo stop per l'emergenza Coronavirus. Ma non solo...
"L'Atalanta è diventata la fidanzata degli italiani: per come lavora, si organizza, per come sceglie i calciatori, per come gioca. E' bella da vedere. Perché non dovrebbe essere la rivelazione della Champions? Meglio di qualsiasi altra italiana interpreta il calcio internazionale di oggi e somiglia a squadre tipo Liverpool. Atalanta-Lazio? Tutte le partite sono determinanti, visto che manca poco alla fine. Non ancora decisive, magari, ma importanti. C'è curiosità di vedere all'opera tutte le squadre, capire se è cambiato qualcosa. Il lockdown potrebbe essere stato un danno, un problema, o magari no. E' un rebus", sono state le sue parole.
FUTURO E CINQUE CAMBI -"Io su una panchina? Ribadisco che non mi interessa allenare una squadra di club, magari una Nazionale. Se arriva una proposta seria, da parte di una Federazione non tanto lontana, la valuterò. I cinque cambi? Sono favorevole. Sono necessari per ora, in condizioni normali no, mi sembrano troppi".
DA CONTE A GATTUSO -"L'Inter? Conte in questi periodi riesce a trasmettere una carica eccezionale. Sicuramente l'Inter è in lotta. Gattuso e il Napoli? Se qualcuno pensa di essere sazio, Rino se lo mangia. Ha creato un senso di appartenenza, ha rimesso a posto tutto, si è fatto apprezzare, ha ricompattato e ha ottenuto i primi risultati. Gasperini e Juric? L'Atalanta si avvicina al calcio del futuro, aggressivo e propositivo; il Verona è una mini-Atalanta, non come importanza della città, ma come tipo di calcio".
RIPRESA -"Tutti noi volevamo che cominciasse il campionato, non ci piacevano gli algoritmi e i Playoff. Con la quarantena-soft non ci saranno più dubbi sulla fine della stagione. Direi che le squadre sono a buon punto, impossibile che i calciatori siano in grandi condizioni, non hanno giocato nemmeno un'amichevole. Le squadre che accusano meno sono quelle dotate di compattezza e organizzazione difensiva. Come il Napoli. Il pubblico negli stadi? Penso ci stiano pensando visto che riaprono le discoteche, i cinema e i teatri, si possono riaprire parzialmente anche gli stadi".
JUVENTUS E LAZIO -"Non so perché il feeling con Sarri non è al top, non conosco la situazione e non voglio parlarne. La cosa certa è che la Juventus deve tornare a fare risultato per non far avvicinare le avversarie. Ma a Bologna sarà difficile contro una squadra tosta. Tutte le partite ora saranno determinanti, così come Atalanta-Lazio che è uno scontro di vertice. Biancocelesti svantaggiati per non aver ancora giocato dopo la pausa? Dipende: può essere un male, ma anche un bene. Sicuramente c'è grande curiosità per tutti di capire a che livello si è. Poi, di norma, non è ma la prima partita a creare problemi, semmai la seconda e la terza. Le parole di Sarri? Credo volesse dire che l’opinione dei grandi giocatori in squadre come la Juve conta. Anche io mi facevo aiutare dai leader. Le decisioni possono essere prese insieme, non si impongono e basta", ha concluso Lippi.
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