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Lecce, Lapadula: “Liverani tocca le corde giuste, tutto sul nostro rapporto. Futuro? Penso solo alla salvezza con i giallorossi”

Le parole dell'attaccante Gianluca Lapadula, sulla ripartenza della Serie A e sulla stagione del Lecce prima dello stop dei campionati

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Gianluca Lapadula scalpita.

Resta in attesa la Serie A in attesa di chiarimenti legati alla ripresa degli allenamenti e del possibile ritorno in campo delle squadre. Tra i giocatori espressisi sull'argomento anche l'attaccante salentino, Gianluca Lapadula, approdato in giallorosso in prestito dal Genoa con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato circa 8 milioni di euro.

In casa sto benissimo, mi godo la famiglia. Ma prego perché il mondo torni alla normalità: tanti morti, anche tra medici e infermieri, straordinari eroi, e milioni di contagi. La vita non sarà più come prima”.

Inevitabile, durante l'intervista concessa ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport" la parentesi relativa ad un’eventuale ritorno in campo delle squadre: “Posso solo sperare. Ma il calcio verrà dopo, perché conta la salute. Certo, anche in casa ci prepariamo, pensando alle 12 partite che mancano. Scienziati e istituzioni valuteranno i rischi. Comunque, sarà un calcio stravolto, con gli stadi vuoti, per mesi: un’assenza pesante soprattutto per il Lecce, che può contare su 19.000 abbonati, praticamente il nostro giocatore in più” dice Lapadula.

Il giocatore si è poi espresso sui gol siglati prima dello stop dei campionati: “Non mi pongo limiti. I gol più belli sono stati quelli contro Samp e Sassuolo. Ho trovato un ambiente ideale e Liverani sa toccare le corde giuste, proponendo un gioco offensivo nel quale esalto le mie caratteristiche: attaccare la profondità, fare pressing sino a metà campo, per supportare la fase difensiva. Con lui ho un grande rapporto” racconta Lapadula alla Rosea.

L’attaccante gialloblù ripercorre, infine, alcune tappe della sua carriera: “Da bambino, nel vivaio della Juventus, ero portiere, intrigato dai racconti di mio padre che aveva quel ruolo nei campionati dilettantistici; poi trequartista e seconda punta, con Del Piero mio campione preferito“. Lapadula inoltre spiega l’approdo ad alti livelli ad età più inoltrata rispetto agli standard e cosa prevede il suo imminente futuro: “Avrò avuto le mie colpe, però nel Parma, dieci anni fa, ho perso un’intera stagione per la scelta di Leonardi di mandarmi all’Atletico Roma, dove neppure fui utilizzato – specifica il centravanti salentino – Penso solo alla salvezza con i giallorossi. Sono ambizioso, sapevo che Lecce sarebbe stata per me una tappa fondamentale. I tifosi mi fanno sentire importante, amo la città“.