LIVE Juventus-Lecce, 6ª giornata Serie A: segui la diretta del match
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Juventus-Lecce, D’Aversa: “Potevamo giocare meglio. Rammarico per risultato”
Vittoria per la Juventus nel turno infrasettimanale contro il Lecce. Ai bianconeri basta il gol di Milik al 57'. Pugliesi, rimasti in dieci al 93' per l'espulsione di Kaba, sconfitti per la prima volta in campionato. Piemontesi secondi momentaneamente a quota tredici punti. Salentini con due punti in meno della Vecchia Signora. Al termine del match ha parlato Roberto D'Aversa. Di seguito le dichiarazioni:
VALUTAZIONI ARBITRALI. “Il calcio d’angolo non c’era? Non per fare polemiche. Il fallo di mano poteva essere anche valutato senza il Var. L’angolo non c’era punto. Ho preso l’ammonizione in campo per questo. Non creiamo alibi. Le valutazioni oggi sono state sbagliate. Anche Almqvist è stato corretto nel secondo tempo nell’uno contro uno con Cambiaso, sarebbe stato rosso e il fallo si può dare anche senza buttarsi. Kaba non era da secondo giallo. Perdiamo un calciatore per la prossima gara ed è il secondo rosso controverso. E’ chiaro che non sono alibi ma a volte si può vedere meglio. Potevamo fare meglio e abbiamo perso perché abbiamo creato di meno, sono soddisfatto della fase difensiva”.
COSA E’ MANCATO. “Secondo me nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima fase difensiva, abbiamo concesso poco a parte il tiro di Chiesa. Potevamo giocare meglio con la palla, abbiamo forzato delle giocate e concesso delle ripartenze. Era una partita equilibrata da pareggio, poteva andar meglio a prescindere degli episodi sfavorevoli o favorevoli”.
PERSONALITA‘. “Il mio rammarico è per il risultato. Non fa mai piacere perdere ma abbiamo fatto una buona gara. La Juventus lotterà fino alla fine per lo scudetto. Siamo venuti per giocare con personalità e cercare un risultato positivo, ma abbiamo sbagliato qualcosa tecnicamente. Sono rammaricato per il risultato”.
LECCE SENZA UN PIZZICO DI INCOSCIENZA. “Vero, è mancata anche un po’ di qualità. Banda è importante e la Juventus si difendeva bene. Giocavamo in casa loro e hanno avuto dei momenti di difficoltà. Sapevamo che sarebbero partiti forte. Se avessimo portato un risultato l’avremmo dovuto fare per meriti nostri e non demeriti loro”.
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