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Juventus-Atalanta, Gollini: “Sono importante e ci metto la faccia. CR7 e il rigore? Ecco come ho vinto il duello”

VERONA, ITALY - OCTOBER 21: Pierluigi Gollini of Atalanta BC gestures during the Serie A match between Chievo Verona and Atalanta BC at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on October 21, 2018 in Verona, Italy.  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Le dichiarazioni post gara dell'estremo difensore dell'Atalanta

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Protagonista assoluto prezioso pareggio tra la compagine di Gian Piero Gasperini e la Juventus, è certamente Pierluigi Gollini, portiere dell’Atalanta, che ha neutralizzato il penalty allo specialista dei tiri dal dischetto, Cristiano Ronaldo.

L'estremo difensore della "Dea", ha commentato il risultato ai microfoni di Sky, partendo dalla parata di faccia su Morata.

“Quando si dice metterci la faccia, ce l’ho messa. Fa parte del mio ruolo, per fare il portiere servono gli attributi: la faccia ce l’ha messa tutta la squadra. Non abbiamo mai mancato un appuntamento. Abbiamo dato una grande prova di forza, dobbiamo continuare così”.

GOLLINI-CR7, 1-0 - "Cristiano Ronaldo è uno dei giocatori più forti di tutti i tempi, era un po’ che la tirava dall’altra parte. Mi sentivo che avrebbe cambiato con me, l’anno scorso me ne ha fatti due su due e quest’anno ho vinto io il duello".

L'ESSERE IMPORTANTE NEL PROGETTO ATALANTA - "So quanto è importante il mio peso nello spogliatoio e per la squadra. Sono qui da tanti anni, abbiamo costruito questi successi con lo stesso gruppo e mi sento un elemento importante, anche al di là dell’aspetto calcistico".

DIFESA PIU' ORDINATA - "Beh, meno palloni arrivano e meglio sto. Abbiamo trovato solidità difensiva, Romero ci sta dando una grande mano e questa magari era una nostra lacuna l’anno scorso. Forse segniamo qualche gol di meno, ma penso che riuscire a essere bilanciati ci possa dare grandi vantaggi in futuro".

IL CASO PAPU GOMEZ - "Sono situazioni delicate. Io l’unica cosa che posso dire è che spero che tutto si risolva, che il Papu rimanga il nostro capitano. Poi ci sono decisioni che spettano alla società, è giusto che siano loro a farlo perché è il loro compito. Io spero che non si spezzi il gruppo: se siamo arrivati a questo livello è anche perché c’è un gruppo di uomini che ha sempre fatto di tutto l’uno per l’altro e spero che questo non si rompa".