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Italia, Albertini punta al top: “Nostro settore giovanile florido. Nazionale? Ecco i punti di forza, il lavoro di Mancini…”

Le dichiarazioni del presidente del consiglio direttivo della Figc in merito al momento del movimento calcistico nazionale ed alle prospettive dell'Italia di Mancini ad Euro 2020...

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Demetrio Albertini benedice l'era Roberto Mancini.

La striscia record del nuovo commissario tecnico azzurro è figlia di un lavoro minuzioso e profondo sul piano concettuale e tattico.

L'Italia targata Mancini convince per personalità, indole propositiva, coralità e qualità dei singoli. Una squadra giovane, fresca, sbarazzina, con le stimmate dell'incoscienza e del talento ed un futuro radioso davanti a sé.

Intervistato nel corso del format di approfondimento calcistico, ‘Punto Nuovo Sport Show’ in onda su Radio Punto Nuovo, l'ex calciatore di Milan e Barcellona, attuale Presidente Consiglio Direttivo FIGC, ha analizzato il momento del movimento calcistico nostrano: “E' normale ci siano situazioni che vanno monitorate, ma è anche vero che questa Federazione ha messo in atto modifiche sostanziali importanti. Nel 2010 abbiamo cambiato qualcosa in Federazione, io sono uscito proseguendo sempre su quella strada. Basti pensare che la nostra Nazionale U17 e U19 sono tra le prime quattro, vuol dire che c'è una crescita del settore giovanile, siamo arrivati in finale. D'altra parte abbiamo una Nazionale dove ci sono tanti giovani, a cui Mancini ha dato grande fiducia e hanno raggiunto record storici. Quello che dobbiamo fare, è migliorare, nelle squadre di club perché oggettivamente gli stranieri sono in aumento. Abbiamo grandi talenti ma dobbiamo metterli nelle condizioni di farli maturare. Punto di forza a centrocampo in Nazionale? Ci sono Jorginho, Verratti, sono giocatori internazionali, Sensi, Barella che interpretano il calcio moderno. Manca sicuramente un po' d'esperienza, però si farà col tempo. La Nazionale deve puntare sempre al massimo, in carriera ho sfiorato due volte d'essere campioni del Mondo".