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Inter-Napoli, contropiede Salvini: “UEFA sbaglia, vi dico perchè. Razzisimo? Quelli che insultano le madri…”

Inter-Napoli, contropiede Salvini: “UEFA sbaglia, vi dico perchè. Razzisimo? Quelli che insultano le madri…”

Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, in prima linea contro ogni forma di razzismo e violenza

Mediagol40

Parla Matteo Salvini.

Non si placano le polemiche su quanto accaduto a San Siro nella giornata di Santo Stefano: le offese, i cori e gli ululati contro Kalidou Koulibaly durante Inter-Napoli, hanno riaperto una piaga che da anni continua a macchiare il mondo del calcio.

Il vicepresidente del Consiglio, schieratosi in prima linea a supporto del difensore del club partenopeo, intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, è tornato a parlare del razzismo, esternando la sua sul discorso sicurezza negli stadi del nostro paese.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Lo ribadisco: tolleranza zero con i delinquenti, ma sono nettamente contrario alla chiusura degli stadi o di alcuni settori. E non mi convincono neppure i divieti alle trasferte. La responsabilità è sempre personale: non concepisco l’idea di punire tutti gli appassionati, senza distinzioni. Anche perché i violenti sono una sparuta minoranza. Il mio impegno è portare legalità e rispetto, con la speranza di riempire le tribune e non di svuotarle. Mi piace immaginare gli spalti zeppi di famiglie e bambini, magari già a partire dalle prossime partite che prevedono San Siro a porte chiuse: Regione Lombardia ne sta parlando con il presidente del Csi di Milano. Sarebbe un bel segnale.  I problemi non si risolvono solo con la forza, quando è possibile: è meglio dialogare e inchiodare tutti alle proprie responsabilità. Mi metto in ascolto, come già fatto a novembre per affrontare l’allarme delle violenze contro gli arbitri nei campionati dilettantistici e giovanili".

"Sono ministro ma anche tifoso: ho girato per gli stadi di mezza Italia - ha continuato -, per questo sono sorpreso da chi chiacchiera senza aver mai messo piede in una curva. Leggo con attenzione anche la posizione della Uefa, ovviamente, anche se non la condivido. Secondo Nyon, Inter-Napoli doveva essere sospesa per i cori razzisti a Koulibaly. Non sono convinto. Stoppare la partita, con gli scontri accaduti prima della sfida, avrebbe potuto provocare guai peggiori per l’ordine pubblico. In più, senza voler giustificare o tollerare volgarità e offese, mi chiedo: intendiamo difendere i giocatori beccati per il colore della pelle, ma non quelli a cui si insultano le madri? Inveire contro la famiglia di un Materazzi si può? E qual è il confine tra l’insulto razzista e l’insulto e basta? Nel 2018, chi disprezza un altro essere umano per il colore della pelle è un cretino. Ma proprio perché il problema razzismo è tremendamente serio, non va banalizzato. Benissimo le campagne di sensibilizzazione, i richiami, le multe. Ma il nocciolo è la mancanza di buonsenso e di rispetto. Gli atteggiamenti civili vanno coltivati dentro e fuori gli stadi, a partire dalle famiglie e dalle scuole - ha concluso Salvini -".