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Inter, Marotta: “Scudetto impresa storica, ruolo di Conte fondamentale. Suning? Cerca un socio, c’è ottimismo”

Inter, Marotta: “Scudetto impresa storica, ruolo di Conte fondamentale. Suning? Cerca un socio, c’è ottimismo”

Le parole dell'amministratore delegato dell'Inter, Giuseppe Marotta, tra presente e futuro

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L'Inter è Campione d'Italia.

Con ben 4 giornate di anticipo, l'Inter conquista il 19° tricolore della sua storia ed è Campione d'Italia. Un traguardo importante per la formazione di Conte, che mette le mani su un titolo che mancava dalla stagione 2009-2010. A commentare l'impresa della formazione nerazzurra è l'ad del club meneghino, Giuseppe Marotta, intervenuto ai microfoni di "Radio Anch'io Lo Sport " per parlare di presente e futuro.

"Lo scudetto? Una grandissima soddisfazione per un'impresa storica. Come per tutte le vittorie c'è una grande fatica, una grande cultura del lavoro. La crescita è stata costante già dalla stagione passata, siamo arrivati a un punto dalla Juventus e in finale di Europa League. Quest'anno Conte è riuscito a inculcare definitivamente quei principi vincenti che sono alla base del successo. Io ormai ho tanti anni di esperienza in questo settore, allenatori ne ho avuti tanti. Un vincente ha sempre qualche aspetto spigoloso nel Dna, ma per essere vincenti bisogna essere così. Conte è questo, è un vincente e quest'anno non abbiamo avuto alcun problema. Lui è una persona trasparente, dice sempre quel che pensa ed è una caratteristica positiva".

Inevitabile parlare del futuro: "Sappiamo che siamo in un momento molto difficile, c'è una contrazione nei ricavi e questo incide sui grandi club. La potenza sul mercato sarà ridotta. Bisognerà fare dei confronti, nel nostro e in altri club. Da un parte si fa il consuntivo di fine stagione, dall'altra bisogna ragionare su costi certi e ricavi incerti. Il quadro è questo, ascolteremo Conte e le linee guida della proprietà, ma c'è un giusto e sano ottimismo. Io non voglio anticipare le linee guida della società perché non le conosco. Il momento è particolare, i grandi club sono in difficoltà finanziaria. Il modello non è adattabile alla situazione, dobbiamo trovarne uno nuovo. Ci sono però anche altre situazioni organizzative che svolgono un ruolo altrettanto importante e queste caratteristiche le abbiamo".

Marotta si è poi espresso sulla ricerca di un nuovo socio: "La proprietà sta lavorando per il bene dell'Inter. L'obiettivo è arrivare a un accordo con un partner per far confluire la liquidità che serve in questo momento. C'è grande ottimismo ma non possiamo dimenticare che la proprietà ha profuso circa 700 milioni in questi anni. Meritano grande rispetto da questo punto di vista. Poi le difficoltà che hanno le grandi aziende porta a fare considerazioni un po' diverse rispetto al passato recente, che era più positivo".

Chiosa finale su Conte e sul suo rapporto con il gruppo: "La squadra è ad immagine e somiglianza dell'allenatore. Ogni tecnico modella la squadra a seconda della propria filosofia, che è una filosofia vincente. Non si può migliorare il valore della squadra dal possesso palla. La squadra ha dimostrato di meritarsi il ruolo. La statistica dice che siamo a 82 punti e l'anno scorso la Juventus ne aveva 80 a questo punto. Il ruolino di marcia è straordinario indipendentemente dagli avversari. Potremmo arrivare a 94 punti. Alla Juventus era stata data un'impronta, una proprietà presente da decenni. Qui c'era una certa instabilità, l'obiettivo era proprio creare stabilità. Insieme a Conte abbiamo creato un'area sportiva delineata e questo porta un valore in più. Se cerchiamo un nuovo portiere? La programmazione prevede sempre interventi mirati nella squadra. Handanovic è il nostro portiere e capitano, ma dobbiamo guardare anche all'Inter del futuro in tutti i settori della squadra".

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