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Inter, Godin: “Lazio spettacolare, ma Juventus prima non a caso. Futuro? Non tornerò all’Atletico, ma…”

Diego Godin (Atletico Madrid)

Il difensore ex Inter, Diego Godin, fa il punto sulla Serie A

Mediagol93

Parola Diego Godin.

In attesa di conoscere il destino dei campionati e le possibili modalità e tempistiche con cui concludere il campionato, c'è chi non perde di vista la lotta scudetto. E' il caso di Diego Godin, espressosi ai canali della federazione uruguaiana sulla stagione di Lazio, Juventus e Inter, prima dello stop forzato dei campionati.

“La Juventus è prima non a caso perché nei momenti decisivi non sbaglia mai contando su una rosa unica. Quando la gara ha una particolare importanza, è difficile che perda, anzi quasi sempre finisce che vince e con autorità. La Lazio va avanti con lo stesso gruppo da anni, migliorandolo nel tempo e creando così un gruppo molto unito. Giocano in modo spettacolare, segnano e vincono grazie a giocatori davvero impressionanti. Sono sicuro che lotterà con noi per il titolo. Noi siamo terzi con una gara da recuperare, perciò da qui alla fine ogni partita sarà una finale”.

Il giocatore si è poi espresso sul suo futuro: “Tornare all’Atletico? Me lo chiedono in molti. Ho vissuto il mio ciclo all’Atletico, è stato il più bello della mia vita sportiva. Senza ombra di dubbio, almeno finora. Ma la mia tappa come giocatore dell’Atletico è finita, ho girato pagina. Sto vivendo un’esperienza nuova qui all’Inter. E’ un’esperienza diversa, sto crescendo e sto imparando cose nuove. Non tornerò all’Atletico come giocatore, questo è sicuro. Vedremo in un altro ruolo, chissà. Vedremo. E di sicuro resterò per sempre tifoso dell’Atletico Madrid”.

Chiosa finale sugli avversari più ostici incontrati durante il suo cammino: “Il Parma è una squadra che ci ha messo in grande difficoltà. Gervinho è praticamente incontenibile, mentre Kulusevski ha mostrato grande tecnica e forti capacità da box to box. I grandi attaccanti poi li conosciamo: Ronaldo, Messi, Neymar. Ai tempi del Bilbao ricordo Llorente: altissimo e difficile da marcare nei calci da fermo”.