"Io ricordato con nostalgia e ammirazione a Parma? Beh, la cosa mi inorgoglisce. Sono felice perché a Parma io ci sono stato bene e ci sarei pure rimasto. Città vivibile, tifosi straordinari, gente cordiale. Abbiamo fatto risultati buoni, abbiamo vinto un campionato in Serie B, obiettivo non proprio semplice da raggiungere". Ricorda così la sua esperienza biennale da allenatore a Parma (tra il 2008 e il 2010, ndr), Francesco Guidolin. "Quando sono arrivato, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto un bel campionato. L'anno dopo siamo arrivati ottavi, con un cammino eccezionale che ci ha portato per tanto tempo a lottare per l'Europa League, con una serie incredibile di risultati utili consecutivi. Di Parma ho un ottimo ricordo - racconta a ParmaToday -. Con Leonardi non c'era più feeling? Diciamo che il secondo anno ho capito tante cose, e che, di conseguenza sarebbe stato meglio lasciare. Mi sono fatto la valigia da solo, nessuno mi ha aiutato, mettiamola così. Poi nel frattempo è arrivata la proposta dell'Udinese, altra piazza che amo, e in realtà, con il senno di poi, visto quello che è successo, è andata bene. Da un lato mi è dispiaciuto molto, lasciare una grande piazza come Parma dove si poteva lavorare bene, dall'altra beh, diciamo che è stato meglio così. Problemi economici col Parma? No, quando allenavo io non c'era ancora nessuna avvisaglia. I problemi economici noi non li avevamo. Si trattava più che altro di rapporti interpersonali che non andavano più. Qualcosa era cambiato e io non avvertivo più la stessa fiducia. Con Ghirardi e Leonardi non c'era più feeling e per questo ho deciso di andare. Io in una riunione ho detto tutto a Ghirardi e a Leonardi, ma nessuno s'è stracciato le vesti per farmi rimanere".
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Guidolin: “Parma? Il secondo anno con Leonardi e Ghirardi ho capito tante cose, era meglio lasciare. In una riunione ho detto tutto e loro…”
Parla il mister di Castelfranco Veneto.
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