Emmanuel Gyasi, attaccante dell'Empoli, si è raccontato al magazine della Lega Serie A, cominciando a parlare di alcuni aspetti legati extra campo:
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Empoli, Gyasi: “La mia determinazione deriva dal Ghana, con Nicola grande stima”
"Quando ero piccolo speravo di diventare calciatore per aprire una fondazione e aiutare non solo i bambini, ma anche gli adulti che hanno situazioni difficili. L'ho aperta nel 2018 e siamo riusciti a creare tante belle cose: abbiamo aiutato le donne maltrattate dai mariti, le scuole... Era il mio sogno e spero sempre di più di alzare il livello e fare cose più belle".
GHANA E ITALIA - "Per il mio modo di giocare, la fame e la determinazione derivano dal Ghana. Comunque il calcio è puro divertimento, avevamo dei sogni da piccoli e avevamo fame di realizzarli. L'Italia invece mi ha dato attenzione tattica nello stare in campo, nel leggere alcune volte le partite...".
NICOLA - "Con il mister c'è stima reciproca, c'è stato da subito questo feeling. Ho fatto più ruoli gli anni scorsi dove giocavo più vicino alla porta, magari segnavo e facevo assist più facilmente, ma non è un alibi. Adesso la cosa più importante è la squadra, stiamo lottando per la salvezza e per noi è come vincere il campionato. L'importante è l'obiettivo, sia che segni io o segni un altro. Speriamo".
SFIDA CONTRO IL MILAN - "Quel giorno è stato un sogno... Da quando ero piccolo e ho iniziato a giocare sogno come tutti di giocare in quegli stadi. Fare un gol al 96' è stata un'emozione incredibile. Se lo ripetessi non sarebbe male. Possiamo dire la nostra anche contro di loro, non è facile, ma nemmeno impossibile".
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