La crescita di Zito e il punto sull'attacco?“Zito è bravo, ha detto oggi al Corriere dello Sport che già dopo una partita lo hanno capito tutti gli avversari, ma io dopo sei mesi devo ancora capire quello che fa (scherza, ndr). In realtà è un giocatore imprevedibile e io lo apprezzo proprio per questo, sa di dover migliorare come tutti. Vedremo se arriverà un altro attaccante, differente per caratteristiche rispetto agli altri già in rosa in modo tale che possa giocare con tutti. I ragazzi non sono in piena forma, è normale a inizio campionato. Io cerco di bilanciare tutti gli aspetti, ho conoscenza di come stanno i giocatori e alcune volte le scelte possono sembrare strane all'esterno, ma vanno fatte in base al quotidiano della settimana".
C'è ottimismo dopo la sfida col Torino all'esordio?“Io dico sempre: abbiamo delle qualità e allora cercherò di portarle fuori. Provo a spingere i giocatori sul versante della mentalità, poi il resto lo devono mettere loro sotto tutti i punti di vista. Se noi non abbiamo l’aggressività mentale, quella continuità che il Cagliari deve avere sempre, diventa difficile contro chiunque. Questo è il calcio. Dobbiamo essere determinati, volitivi, dobbiamo perseguire questa strada. A Torino la squadra si è disimpegnata bene. Dobbiamo stare attenti perché l’Inter al primo errore punisce. Dobbiamo essere pratici".
Cosa pensa del mercato e della costruzione della squadra?"Non è stato un mercato facile, abbiamo una rosa con giocatori con meno esperienza e altri più esperienza. Cercheremo di fare il nostro campionato fino in fondo. Io dico che all’ultimo si vedono i cavalli. Vedremo come andrà e dove arriveremo".
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