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Bergomi: “Ho contratto il Coronavirus ma non ho avuto paura. Ho sottovalutato tutto, adesso sto bene”

Beppe Bergomi, per diversi anni capitano dell'Inter, ha raccontato la sua convivenza con il Coronavirus, da una semplice influenza fino al tampone

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In attesa di conoscere la data di ripresa del campionato di Serie A, si tiene ancora sotto controllo la curva dei contagi da Coronavirus.

Avviati ormai da qualche giorno gli allenamenti individuali, tutti i club professionistici italiani sono impazienti di conoscere la decisione del ministro dello sport Spadafora in merito al ritorno in campo. Nel frattempo, Beppe Bergomi, ex capitano e bandiera dell'Inter e attuale opinionista tv, ai microfoni di TuttoSport ha raccontato di aver contratto il Covid-19: "Ho fatto un test sierologico che ha detto che sono positivo all’ICG e negativo all’IGM. A inizio marzo sono stato male, ho avuto problemi all’olfatto e alla schiena, non ho avuto problemi ai polmoni. Adesso la fortuna vuole che ho gli anticorpi, ma mi hanno spiegato che non proteggono al 100% perché il virus muta. Ma se dovessi prenderlo lo prenderei in forma leggera. Non ho avuto paura, ma avevo sempre freddo, mi sono fatto portare due stufette".

"Pensavo fosse un’influenza, invece poi sono risultato positivo - ha proseguito Bergomi -. Sono stato in ballo un bel po’ di tempo, i miei amici mi prendevano in giro e mi dicevano che ci stavo pensando troppo, ma io non stavo bene, avevo sempre dolori, ero sempre fiacco. Non riuscivo a sedermi per il dolore alla schiena, stavo sempre in piedi. Poi dicevano che era meglio non prendere anti-infiammatori. Poi dopo un po’ di giorni il dolore è andato via, ma sono stato in ballo 20-25 giorni. Ora sto alla grande, oggi ho ripreso a correre. Ho fatto solamente il test sierologico, ho cercato di fare il tampone, ma mi hanno detto che dopo 30 giorni dovrei essere a posto".

Infine il noto commentatore ammette di non aver compreso inizialmente la gravità della situazione: "Sono stato uno stupido, l’ho sottovalutato. Il 21 febbraio ho fatto l’ultimo allenamento e uno di loro aveva la polmonite, da lì poi non abbiamo fatto più partite. Il 26 sono stato a Napoli a commentare la sfida con il Barcellona, poi sono stato a Perugia a vedere la sfida col Benevento. Secondo me l’ho sottovalutata prima, sono stato troppo a contatto con la gente", ha concluso Bergomi.

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