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Atalanta-Bologna, Gasperini: “Destino nelle nostre mani. Superlega? Lunedì ero convinto che fosse tutto finito”

Atalanta-Bologna, Gasperini: “Destino nelle nostre mani. Superlega? Lunedì ero convinto che fosse tutto finito”

Le parole del tecnico della Dea, Gian Piero Gasperini, a margine del successo maturato contro il Bologna

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Show dell'Atalanta al "Gewiss Stadium".

Missione compiuta per la Dea che, dopo lo stop dell'Olimpico, torna al successo imponendosi con un rotondo 5-0 sul Bologna di Sinisa Mihajlovic. Un successo che permette ai nerazzurri di volare al secondo posto in classifica, in attesa del Milan che giocherà lunedì sera con la Lazio. Risultato analizzato al triplice fischio dal tecnico Gian Piero Gasperini, intervenuto al triplice fischio.

“Abbiamo avuto un po’ di frenesia nella fase iniziale, in questo momento l’ottima condizione ci ha portato fuori giri e a sbagliare sul piano tecnico, soprattutto nei passaggi decisivi. Con più lucidità le cose sono andate per il verso giusto. Champions? Siamo in Europa per il quinto anno, lo dice la matematica. Per la Champions non so quanti punti servono, sappiamo che nelle prossime cinque partite le altre squadre devono sperare in un nostro passo falso per prenderci. In tre punti ci sono un sacco di squadre, tutte forti. Il destino è nelle nostre mani, ci siamo posti questo traguardo”. 

Chiosa finale sulla Superlega: "Abbiamo alzato il target rispetto a 5 anni fa, si parla tanto ma alla fine i bilanci sono importanti e non possiamo comprare giocatori fuori mercato. Anche il Bayern ha il bilancio a posto e ha vinto tutto. Se i debiti devono pagarli tutti... Noi abbiamo rischiato di non giocare più, stasera la partita poteva non contare nulla, così come quella contro la Roma. E tutto per preservare dodici società. Il calcio è sport seguito e amato in tutto il mondo, la speranza è di arrivare a giocare contro le grandi. Lunedì ero convinto che fosse finito tutto, era inutile coltivare sogni e sperare di rigiocare con Liverpool e Real Madrid. Noi eravamo a casa. Meno male che in Inghilterra c’è stato un dietrofront. Stasera che ci saremmo giocati?".