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Addio a Paolo Rossi, da Gravina a Zoff: il cordoglio del mondo del calcio per la scomparsa di Pablito

MILAN, ITALY - NOVEMBER 23:  (L-R) Carlo Ancelotti, Gianluca Vialli and Paolo Rossi talk before the UEFA Champions League group H match between AC Milan and FC Barcelona at Giuseppe Meazza Stadium on November 23, 2011 in Milan, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

L'eroe di Spagna '82 è venuto a mancare a causa di un male incurabile

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La morte di Paolo Rossi ha lasciato un vuoto davvero incolmabile.

L'ex attaccante della Juventus ed eroe incontrastato di Spagna '82, conquistò i cuori di tutti gli italiani in quell'estate in cui si laureò campione del mondo con l'Italia vincendo anche la classifica cannonieri del torneo iridato. Il mondo del calcio, attraverso Facebook, Twitter e comunicati di agenzia, si è unito al cordoglio per la scomparsa prematura di Pablito che da tempo soffriva di un male purtroppo incurabile.

GIANCARLO ANTOGNONI, CLUB MANAGER FIORENTINA: "Un altro pezzo di storia del mio amato calcio se ne va. Grande Paolo con te ho vissuto in Nazionale gli anni piu' belli. Ti voglio bene. R.I.P". 

ACF FIORENTINA: "Tutta la Fiorentina piange l'eroe del Mundial '82 Paolo Rossi. Toscano, nato a Prato, indimenticabile

protagonista nella nazionale di Bearzot della Coppa del Mondo vinta in Spagna. Rest in Peace, Paolo Rossi".

DINO ZOFF"Il mio e' il ricordo di un calciatore straordinario, un ottimo compagno di squadra e amico. Già perchè quella Nazionale, quella dei Mondiali del 1982, era una squadra di amici.Noi sapevamo bene chi era Paolo Rossi, che persona seria era e che calciatore straordinario avevamo con noi. Sapevamo quanto fosse importante. E lui ha reagito benissimo. Abbiamo passato tanto tempo insieme sul campo, nella Nazionale, in allenamento. Rossi aveva qualità incredibili, faceva le cose giuste al momento giusto. Era insostituibile in quel gruppo. E i rapporti con lui erano ottimi.Eravamo una squadra di amici, un grande gruppo".

PIETRO VIERCHOWOD: "È stato un grande giocatore del Mondiale '82 e soprattutto era una persona molto sensibile, una brava persona. Ci siamo visti nella Nazionale master, era anche molto a modo, era un bravo 'ragazzo' anche se aveva 64 anni. Il 2020 è stato un anno veramente infausto, nato male e finito peggio. Rossi l'ho visto dagli esordi fino a quando ha smesso, era un centravanti atipico, si vedeva poco durante la partita ma in area di rigore come arrivava il pallone faceva gol. Giocatori con queste caratteristiche di 'rapina' non ce ne sono, lui aveva la capacità di capire prima dove arrivava la palla anche dopo un rimbalzo o una carambola. È una grande perdita per il calcio mondiale. Avevo letto che non stava bene ma non pensavo che potesse lasciarci così presto".

GABRIELE GRAVINA, PRESIDENTE FIGC: "La scomparsa di Pablito e' un altro dolore profondo, una ferita al cuore di tutti gli appassionati difficile da rimarginare. Perdiamo un amico e un'icona del nostro calcio. Trascinando con i suoi gol al successo la Nazionale dell'82', ha preso per mano un intero Paese, che ha gioito in piazza, per lui e con lui - aggiunge il numero 1 del calcio italiano. Ha legato in maniera indissolubile il suo nome all'Azzurro e ha ispirato, con il suo stile di gioco, numerosi attaccanti delle generazioni future".

LEGA B: "Ci hai fatto gioire come poche altre volte, ci hai fatto abbracciare tutti insieme. Una coppa dorata tra i tuoi

regali più belli. Grazie di tutto Pablito Rossi. Riposa in pace, Campione. Ci hai fatto gioire come poche altre volte, ci

hai fatto abbracciare tutti insieme. Una coppa dorata tra i tuoi regali piu' belli. Grazie di tutto Pablito Rossi. Riposa in pace,

Campione".