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Sassuolo, Dionisi: “Serve continuità, noi in crescita. Genoa? Ci riscatteremo”

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Le parole del tecnico del Sassuolo, Alessio Dionisi, alla vigilia della sfida contro il Venezia

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Giornata di vigilia per il Sassuolo che, nella giornata di domani, affronterà il Venezia nell'anticipo della nona giornata di Serie A. Dopo l'amaro pareggio maturato sul campo del Genoa, i neroverdi sono pronti a tornare in campo per provare a riscattarsi. Una sfida dal sapore particolare per il tecnico della compagine emiliana, Alessio Dionisi, intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro i lagunari: allenati dallo stesso allenatore nella stagione 2019-2020.

"Dobbiamo dare continuità a quello che stiamo facendo. Nelle precedenti partita ci mancava creare, nelle ultime è finalizzare. Siamo una squadra che deve giocare, per caratteristiche, ma deve difendersi meglio da squadra rispetto alle ultime due gare. Dobbiamo difenderci da squadra e finalizzare non dico tutto quello che creiamo ma dobbiamo cercare di finalizzare di più. Non posso essere soddisfatto di quanto creato nell'ultima partita, posso essere meno finalizzato per quanto finalizzato. Non siamo in linea con quello che volevamo perché le prestazioni sono state al di sopra dei risultati. La gente è normale che giudichi sui risultati, io non devo giudicare su quello. Siamo in crescita. Non ci siamo mai fermati sugli episodi. Dobbiamo volerlo ancora di più. Dobbiamo prenderci quello che magari ci spetta di meno, come con la Salernitana. L'ultima partita con il Genoa ci ha lasciato l'amaro in bocca. Siamo arrabbiati, ci siamo fatti soffiare un risultato che avevamo meritato sul campo e domani dobbiamo andare a riprenderlo".

Sul match contro il Venezia: "Dobbiamo passare dal gioco. Non dovremo farci prendere da frenesia, da partita sporca. Le partite a volte le comandi e a volte meno, in certi contesti anche il pubblico fa la differenza. Nell'ultimo anno e mezzo nessuno ne parlava perché non c'era, ora c'è. Noi siamo più sulla qualità che sui numeri, è normale. Il Venezia fa una partita sulle corde di quello che ha ottenuto l'anno scorso. Fa la partita, ha ripartenze e sta facendo bene anche in Serie A, l'ultima partita con la Fiorentina ne è la dimostrazione. Non possiamo sottovalutare nessuno. E' uno scontro diretto, la classifica dice questo, fermo restando che dobbiamo andare a prenderci sul campo quello che ci spetta, sono convinto che se faremo questo presto parlerete di un altro Sassuolo. Per fortuna gli allenatori non scendono in campo, perché farei poco. Troverò ragazzi che mi hanno dato la possibilità di crescere, Aramu è uno di questi. La promozione in A è merito di Zanetti e della squadra, sarà bello ritrovarli".

Sull'ultimo anno del Venezia:"Se non si è consapevoli dei propri limiti non ci si arriva bene al traguardo. A Venezia è stato così. Credo che la società non abbia guardato i risultati. Avevamo una squadra di scommesse, l'allenatore veniva dalla C, si sapeva tutti da dove si partiva. L'obiettivo era la salvezza e a risultato acquisito tutti hanno riconosciuto il gioco, ma è una cultura sbagliata ma non posso andarci dietro, sono l'allenatore, non perdo la credibilità per un risultato. Poi chi dovrà giudicare per i risultati lo faccia pure. Io dico che siamo in crescita. Non avrei mai firmato per questi punti ma all'ottava non ho mai visto nessuno esultare. Ho visto squadre che ci hanno battuto e ora sono lì con noi. Siamo una squadra diversa rispetto all'anno scorso, io lo so, che lo si voglia capire o meno. Alcuni sono stati ceduti perché è giusto che sia così e sono stati rimpiazzati da ragazzi che ad oggi non hanno la stessa consapevolezza di chi è andato via ma lavoriamo anche su questo".

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