"Non ti nego di aver ricordato ai ragazzi, e a me stesso in primis, che l'Udinese, insieme al Napoli, è la squadra contro la quale abbiamo fatto meno punti. Questo la dice lunga sull'avversario". Così Alessio Dionisi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Udinese, in programma domenica 12 febbraio, alle ore 12:30, alla Dacia Arena. Fra i temi trattati dal tecnico del Sassuolo anche il momento della sua squadra, reduce da tre risultati utili consecutivi. Ma non solo...
LE DICHIARAZIONI
Sassuolo, Dionisi: “Non siamo guariti. Torna Pinamonti, la verità su Ferrari-Lopez”
"L'Udinese è una squadra con qualità, ma ricerca cose diverse rispetto a noi e se ci adeguiamo a loro sbagliamo. Noi veniamo da tre partite positive. Per certi aspetti è più difficile affrontare l'Atalanta, ma è più facile adeguarsi. Potrebbe essere più semplice, invece, affrontare l'Udinese che fa pressione forte ma non da subito. Ha un atteggiamento diverso rispetto all'Atalanta e se non saremo bravi e mentalizzati sarà dura fare risultato. L'anno scorso a Udine non l'abbiamo interpretata nella maniera giusta e abbiamo ottenuto zero punti: non dobbiamo ripetere questo errore. Ho rigenerato il Sassuolo? Un allenatore deve adeguarsi al contesto, ho un modo di fare che non mi preclude il dover prendere decisioni. Se saranno state quelle giuste lo vedremo cammin facendo. Stiamo crescendo, ma non siamo guariti. Io non sono d'accordo con Frattesi, forse siamo in via di guarigione, lo dobbiamo dimostrare", le sue parole.
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PINAMONTI OK -"Rientra Pinamonti, che non è poco. Si è allenato con la squadra. Non viene da un lungo periodo di stop, un po' come Pereyra. È importante per loro, così come lo è Andrea per noi. Vedere il rientro di tanti giocatori è una bella cosa. Muldur e Toljan invece non rientrano. Marchizza e Obiang? Abbiamo delle defezioni, tutte dietro. Noi giochiamo con 4 difensori e ne ho solo 5, poi verrà con noi Pieragnolo che è un ragazzo della Primavera. Abbiamo anche provato qualcosa di diverso per ovviare a questo. Il sostituto naturale di Rogerio è Marchizza. Nel secondo tempo con l'Atalanta ha fatto bene e se giocheremo così, probabilmente sì, giocherà Marchizza. Non nascondo che abbiamo provato anche delle alternative. Pedro si è allenato tutta la settimana, ma il problema era già superato. Nello spogliatoio la cosa era rientrata, aveva avuto un calo di zuccheri".
DA ZORTEA A BAJRAMI -"Se mi aspettavo questo impatto di Zortea e Bajrami? Sinceramente sì, perché più o meno li conoscevo. Bravi loro ad avere quell'atteggiamento, bravi noi ad alimentarlo. Questo atteggiamento li porterà a fare bene, sapendo che per loro questa società è un passo avanti e non indietro. La differenza poi la fa la squadra. Sono convinto che, come hanno già fatto, daranno una mano alla squadra. Per Zortea e Bajrami la condivisione è stata totale con il club. Non dimentichiamoci che sono andati via 4 elementi e ne sono arrivati 2, giovani e motivati, come deve essere chi gioca nel Sassuolo".
SU FERRARI E LOPEZ -"Ferrari e Lopez non erano un caso prima e nemmeno ora. Sono contento che Maxime sarà della partita. Nessuno può avere dubbi sulle sue qualità, ma un allenatore deve fare delle scelte per la mentalità, determinazione, ambizione. Ferrari sarà ed è una scelta difficile per un allenatore. Ne ho parlato con lui, per me è più insostituibile quest'anno rispetto all'anno scorso. Una squadra non può precludersi dall'avere giocatori con l'atteggiamento giusto e Gian Marco è uno di questi. Forse di capitani in questa squadra ce n'è più di uno, ma Ferrari è un giocatore molto importante anche se non ha giocato una-due partita da titolare, fermo restando che lui non ha condiviso ma ha accettato questa scelta e lo ha dimostrato".
CONCORRENZA -"L'arrivo di Bajrami può dare un input in più a Pinamonti? Se due giocatori hanno un trascorso insieme è positivo. Bajrami è arrivato perché abbiamo perso un giocatore di qualità negli ultimi 30 metri e l'abbiamo sostituito con un giocatore diverso, introverso, ma ha qualità per determinare. Io mi aspetto di più perché lo conosco e può arrivarci. Per quanto riguarda Pinamonti, trova una situazione diversa rispetto a prima. Rimane un giocatore importante per noi, a prescindere dai momenti. Ovvio che se un giocatore offensivo gioca con più giocatori offensivi può trarne beneficio, ma al tempo stesso tutti devono dare disponibilità alle corse indietro. Kevin Bruno? Sta facendo bene, ma credo sia presto anche perché c'è tanta differenza tra la Serie A e la Primavera, c'è una voragine. Bruno sta facendo bene ma non è l'unico. Nel suo futuro ci saranno cose positive".
SU BERARDI -"Il più grande merito è di Domenico che sa giocare a calcio. Domenico deve essere dentro al gioco il più possibile, se vogliamo creare situazioni pericolose dobbiamo passare tante volte da lui. tutti citano Domenico sugli assist e i gol, ma se uno guarda le nostre partite si accorge che nelle azioni offensive c'è sempre lui. Non vogliono togliere nulla ai compagni, ma lo sanno che Domenico ha quel quid in più. Lui sa benissimo che tutto questo serve per valorizzare le sue qualità e il fatto che possa svariare è grazie alla squadra. Erlic ha detto di avere i brividi quando vede giocare Berardi? È una bella frase. Io non ho i brividi perché dovrebbe essere ovvio, ma in tutte le partite vedo giocatori che si atteggiano: sta diventando meno ovvio che un attaccante corra all'indietro. Se uno dei giocatori più importanti fa questo è un segnale per tutti e non nascondo che nelle ultime partite abbiamo stimolato più questo che il resto".
EQUILIBRIO -"Dobbiamo essere realisti sempre ed equilibrati. Siamo una mosca bianca per certi aspetti. L'atteggiamento nei miei confronti non credo sia cambiato. C'era la volontà di far bene, di spingere la squadra dando il meglio. Dopo il risultato a Monza, dopo Milano, ho percepito grandissimo spirito di gruppo. Tutti non vedevano l'ora di abbracciarsi e di abbracciarmi, questo diventa la conseguenza dei risultati. Siamo stati abbastanza equilibrati".
SU DEFREL -"Per me è una cosa bella sentir parlare bene di Greg perché è un ragazzo straordinario. Se Greg continuerà così non ho dubbi su chi giocherà: giocherà lui. Questa è una società che punta sui giovani, dà spazio all'errore perché non ti punta il dito, ma se un giocatore fa bene non vedo perché toglierlo. Ora spero avrò più alternative in avanti e delle scelte saranno pensate anche per la partita ed in funzione della stessa. Io non ho mai avuto dubbi sulle sue qualità, deve trovare continuità negli allenamenti. Ora ha giocato di più e questo lo ha aiutato, ma aveva bisogno di sentire fiducia attorno a sé e di ripagarla. La fiducia non è mai mancata, è totale perché è un giocatore forte", ha concluso Dionisi.
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