Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

LE DICHIARAZIONI

Sassuolo, Dionisi: “Cremonese squadra viva, occhio. Laurienté ok, Toljan…”

Sassuolo
Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Sassuolo in conferenza stampa

Mediagol ⚽️

"Il fatto di giocare prima o dopo, in questo caso dopo, non deve condizionarci: ormai bisogna essere abituati a tutto". Lo ha detto Alessio Dionisi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Cremonese, in programma lunedì 6 marzo, alle ore 18:30, al Mapei Stadium. Diversi i temi trattati dal tecnico del Sassuolo: dalle prestazioni offerte fin qui dalla squadra di Davide Ballardini, reduce dalla vittoria conquistata in campionato contro la Roma, alle probabili scelte di formazione. Ma non solo...

"Dopo il Covid sono cambiate tante cose, con le televisioni ci sono partite ad ogni orario e ad ogni giorno, questo non deve crearci pressioni. Dobbiamo prendere di positivo quanto fatto, ragioniamo per allontanarci dalla zona dietro e per avvicinarci davanti. Se fai risultato guardi con più ottimismo tutto. Ovvio che già conosceremo i risultati delle altre, dopo di noi ci sarà solo Torino-Bologna. Dobbiamo avere le nostre ambizioni, le abbiamo tenute dentro e dobbiamo tirarle fuori per dimostrare che siamo ambiziosi. E la partita con la Cremonese è importante", le sue parole.

SULLA CREMONESE - "Non credo che la Cremonese abbia mai mollato, l'ho vista spesso. Ha cambiato identità, sistema e idea di gioco. E' una squadra viva, merito loro e demerito di chi credeva non fosse così. Stanno giocando per ottenere un risultato e una salvezza che magari ora sembra insperata. Ma loro combattono sempre, sono in semifinale di Coppa Italia e contro Torino e Roma hanno fatto bene. È una squadra che corre, attacca velocemente, ha corsa e gamba. Per caratteristiche può mettere in difficoltà chiunque. Ci saranno dei momenti dove loro ci metteranno in difficoltà, dovremo essere bravi. Per affrontarli non c'era momento peggiore, ma anche per la Cremonese non sarà semplice affrontare il Sassuolo ora".

I SINGOLI -"Non recuperiamo i lungodegenti, punto interrogativo su Toljan, vediamo come andrà oggi. Recuperiamo Laurienté ed esce Berardi per squalifica. Il rigorista del Sassuolo è Berardi, senza di lui quali sono le gerarchie? Sicuramente non io. In campo a Milano quando c'era Domenico ha calciato Laurienté. Potrebbe essere Laurienté se giocherà, potrebbe essere un altro. Eì un dettaglio sul quale mi piacerebbe pensare domani".

LA GARA -"Mi aspetto una gara simile a quella di Lecce, poi dovremo essere bravi a portarla sulle nostre qualità. La partita di Lecce la annovero tra le più importanti ad oggi: era tanto difficile e per me quella di domani è sullo stesso livello. Dovremo essere bravi ad approcciarla bene sin dall'inizio, a rimanere all'interno della gara per gestire tutti i momenti. Se preferivo affrontare la Cremonese ancora senza vittorie o dopo una vittoria? Prima. Però, per vedere se stiamo crescendo, è un test importante per noi".

SU FERRARI -"Come sto gestendo la questione Ferrari? Dimostra ogni volta tutto quello che gli altri pensano di lui e quello che si è meritato con la gavetta. Il fatto che si metta a disposizione anche per pochi minuti è importante. Sa di ricoprire un ruolo importante. E' difficile andare a toccare qualcosa quando dei giocatori stanno facendo bene, lui sarà ancora più importante della stagione scorsa. Ovvio che non è contento, ovvio che è 'incazzato'. Ma è un giocatore importante in campo e in allenamento. Io vedo che si allena sempre bene, è normale non essere contento. Non sta trovando la continuità che ha sempre trovato con me. In questo momento è per merito di altri, non per demerito suo. La concorrenza si è alzata".

LE SCELTE -"Obiang titolare con la Cremonese? Potrebbe, ma non ho deciso. Bisogna prevedere e non solo decidere che partita voler fare, ma anche che partita potrebbe diventare o cosa potrebbe esserci bisogno durante. La mia scelta sarà in funzione di questo. Berardi, Pinamonti e Laurienté hanno giocato solo due partite insieme dal primo minuto? Se non hanno potuto giocare insieme non hanno potuto nemmeno allenarsi insieme. La squadra cresce in allenamento. Non è un rammarico, è una motivazione in più. Vuol dire che chi ha giocato ha fatto quello che doveva. Abbiamo vissuto alti, bassi quasi bassissimi, e ora ci stiamo riprendendo", ha concluso Dionisi.

 

tutte le notizie di