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LE DICHIARAZIONI

Milan-Sassuolo, Dionisi: “Non siamo guariti, ho bisogno di gente motivata”

Sassuolo
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Sassuolo

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"Veniamo da una partita fatta bene dove potevamo tirare fuori anche di più. Siamo leggermente migliorati, ma non siamo guariti". Lo ha detto Alessio Dionisi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan, in programma domenica 29 gennaio a San Siro: fischio d'inizio alle ore 12:30. Diversi i temi trattati dal tecnico del Sassuolo: dalle recenti dichiarazioni rilasciate dall'allenatore rossonero Stefano Pioli, al momento della sua squadra, reduce dal pari con il Monza. Ma non solo...

"Pioli ha detto che per superare un momento di crisi ci vogliono i risultati? Non si può che prendere spunto dalle parole di Pioli, condivido in pieno anche per la mia squadra. Noi abbiamo fatto il primo punto del 2023 alla quarta partita. E se è successo questo è stato per nostro demerito anche. Servono continuità ed atteggiamento. Poi ci sono gli avversari che sono i campioni d'Italia, giocano in casa e sono feriti come noi. La spunterà chi avrà l'atteggiamento migliore. La qualità, che loro hanno più di noi, conta ma non è l'unica cosa. Il Milan ha perso qualche partita, non ha perso identità, non ha perso niente. Fa le cose e si riconosce in quello che fa. Dovremo essere bravi perché a livello di prestazione lo siamo stati domenica. Possiamo fare meglio nel gioco, dovremo cercare già domani di crescere. Ma in questo momento la compattezza, la volontà e la determinazione devono andare di pari passo e non è scontato", le sue parole.

DA CONSIGLI A BERARDI -"Come sta Consigli? In settimana si è allenato, sono contento che possa rientrare: se starà al 100% giocherà, altrimenti ci sarà Pegolo che ha fatto bene e merita. E' una bandiera come Magnanelli. Rogerio non ha avuto problemi alla spalla. Ci alleniamo oggi, sarà disponibile. Berardi si è allenato e ci sarà. Muldur? Mancano un paio di settimane per sapere se sarà disponibile. Domani non ci sarà, nemmeno con l'Atalanta, vedremo da quella dopo".

DOPO MONZA - "Cosa ho detto alla squadra dopo Monza? Ho fatto i complimenti in primis per l'atteggiamento, lo spirito, per l'umiltà con la quale abbiamo affrontato la partita perché ci deve essere la giusta alchimia tra umiltà e consapevolezza. Al tempo stesso ho detto peccato, perché quanto fatto non è bastato per vincere. Dobbiamo voler essere più cinici, ma non solo i tre attaccanti. Sia quando difendiamo, sia ogni gol subito, passa da una nostra negligenza. Possiamo e dobbiamo migliorare. Normale che dopo un periodo sicuramente non facile devi pensare a metterci determinazione, volontà e gioco. Non dico che il gioco venga trascurato, magari in questo momento i ragazzi un rischio in più non se lo prendono. Dobbiamo mettere tanto domani sapendo che tanto passa dalla volontà".

SU OBIANG-LOPEZ -"Il dualismo Obiang-Lopez? Pedro è un uomo e in questa squadra abbiamo bisogno di uomini, di qualità e personalità. Rispetto a Maxime sa leggere meglio le situazioni, aiuta la squadra in maniera diversa in fase difensiva, alza il livello del gioco e della qualità. Ma in questo momento non possiamo rinunciare a Pedro, non escludo che possano giocare insieme. Abbiamo sette centrocampisti ora, dobbiamo migliorare nell'interscambiabilità dei ruoli. La miglior condizione Obiang l'ha ritrovata ora. Aveva bisogno di minuti e non potevo considerarlo in competizione con Lopez. Abbiamo lavorato anche per far giocare insieme Obiang e Lopez. Potrebbe essere una soluzione sia dall'inizio, sia in corso d'opera. Magari anche domani, dipende dalla partita".

MODULO E MERCATO - "Si può rivedere il 4-2-3-1 a San Siro? Stiamo lavorando per interscambiarci, per dare più supporto all'attaccante. Bisogna stare attenti a non essere troppi offensivi per subire una transizione negativa. A Monza l'idea era di giocare a due e difendere a tre in mezzo al campo, Junior doveva legare in fase offensiva e dare una mano in fase offensiva, un po' quello che l'anno scorso era Raspadori. Sono le caratteristiche più che la richiesta dell'allenatore, va da sé che il giocatore poi si muove negli spazi che trova. Per domani non ho ancora deciso. Se ho chiesto qualcosa in entrata? L'allenatore deve pensare alla squadra, poi a queste cose ci pensa la società. Credo che la cosa più importante è che per questi colori debbano giocare giocatori che hanno la voglia e la volontà di farlo, che hanno la voglia di ambire a giocare con questa maglia. Non abbiamo giocatori in esubero, però meglio pochi ma buoni", ha concluso Dionisi.