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Brescia-Sassuolo, il derby di De Zerbi: “Tifo rondinelle e ne sono orgoglioso. Volevo Balotelli? Ecco la verità”

Le parole di Roberto De Zerbi alla vigilia della sfida tra Brescia e Sassuolo, valida per il recupero della 7a giornata di Serie A

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Alla vigilia del match tra Brescia e Sassuolo, Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa della propria fede calcistica. L'ex allenatore di Foggia e Palermo ha da sempre a cuore le sorti delle rondinelle, ma ciò non inficerà un minimo la sua voglia di conquistare i tre punti.

Al Sassuolo manca il successo da troppo tempo, la squadra di DeZerbi non vince in campionato da quattro giornate. Il match contro il Brescia di Eugenio Corini sarà valido per il recupero della 7ª giornata, partita inizialmente rinviata per la scomparsa del patron neroverde, Giorgio Squinzi.

L'allenatore degli emiliani, nella sala stampa del Mapei Football Center, si è soffermato sulla condizione attuale dei suoi giocatori e non solo...

OK SAN SIRO E SFIDA AL BRESCIA - "Non è che tre pareggi siano segno che la quarta la vinci. Stiamo collezionando buone prestazioni. Siamo stati protagonisti nelle tre partite precedenti, siamo stati protagonisti con il nostro stile, potevamo fare qualcosina in più ma c'è anche poco da recriminare perché la squadra ha dato tutto perché sono contento del momento fisico e mentale che sta passando la squadra. Domani è una gara difficile perché troviamo una squadra organizzata che ha anche diversi giocatori importanti e noi andiamo là per fare risultato. Lo spirito, non deve mai mancare. Dobbiamo sempre avere il sangue agli occhi. Al di là del possesso o meno. Poi mi è piaciuto anche il coraggio perché andare a Milano e fare quel tipo di prestazione, con quel piglio, è sintomo che siamo sulla strada giusta. Se continuiamo a fare queste prestazioni, credo che arriveremo a fare 3-4 vittorie di fila. E' un campionato particolare perché il Brescia vince 3-0 con il Lecce che poche settimane prima aveva vinto con la Fiorentina. Si è alzato il livello ed è difficile per tutti. Stiamo trovando le squadre nel loro momento migliore, penso a Lazio, Milan e Brescia. Non è la partita meno difficile che abbiamo fatto, ma non perché questa partita arrivi domani perché la squadra ha Sabelli, Chancellor, Tonali, Romulo, Balotelli, Torregrossa, Donnarumma sono giocatori di qualità alta. Non hanno giocato tanti anni in A ma anche Caputo non ha giocato tanti anni in A ed è uno dei migliori attaccanti della categoria. E' una squadra da rispettare molto perché la partita l'hanno fatta sempre, penso a Inter, Juve, Milan. Li conosco bene e so il loro valore".

DERBY E BALOTELLI -  "Sono nato nel quartiere dello stadio, in quella curva. Sono tifoso del Brescia e la carriera non ti può togliere questo e lo dico orgogliosamente. Non l'ho mai rinnegato e mi piace ricordarlo perché il calcio è fatto di passione ma domani, quei 90 minuti, li vivrò con il fuoco dentro perché ora alleno il Sassuolo e sarò molto carico. Magnani? Se lo incrocio lo saluto. Ha bisogno di completarsi, è fortissimo e lo pensavo a giugno. Gli auguro di fare bene dal punto di vista calcistico e dal punto di vista fisico. Quando risolve i suoi problemi fisici è un giocatore di alto livello e non per fare solo qualche presenza qua e là. Volevo Balotelli? Non c'è mai stato nulla di concreto. Non lo conosco di persona, non so se sia difficile da gestire, è un grande talento e gli riconosco il grande potenziale".

FORMAZIONE - "Sta recuperando Consigli ma domani gioca Pegolo. Non ho preclusioni con nessuno. Ogni tanto mi avete chiesto di Locatelli, come mai non trovava spazio ma quando ha fatto buone prestazioni ha sempre giocato dopo. Sono arrivati dei centrocampisti per sostituire Magnanelli ma lui fa bene e difficilmente esce, se non per una rotazione fisiologica. E' arrivato Kyriakopoulos allo scadere del mercato e gioca Kyriakopoulos. Non guardo chi è il giocatore, se è in prestito, se è vendibile, se è bello o brutto, guardo quello che mi può dare il campo. Poi nella gestione uno cerca di tenere dentro tutti il più possibile ma le scelte le faccio io perché se va male mandano via me. Sono molto legato a Duncan, ha grande fiducia da parte mia, poi cerco di capire il momento di forma e oggi Locatelli e Magnanelli, fino a Milano, hanno dimostrato di fare bene, molto bene. Quindi, se non si tratta di una questione fisica, gli altri devono dimostrarmi quando entrano e in allenamento che stanno meglio di quelli che stanno giocando. Così dietro, al centro abbiamo tanta scelta. Marlon, Ferrari che è rientrato, Romagna è arrivato come quinto centrale e ha dimostrato di poter fare il titolare, Peluso ha fatto 45 minuti eccezionali. Sono legato anche lì alle valutazioni perché Marlon e Ferrari non stanno benissimo".