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Sampdoria, Sabatini: “Giampaolo ha un metodo scientifico, Quagliarella leader silenzioso. Il VAR…”

Sampdoria, Sabatini: “Giampaolo ha un metodo scientifico, Quagliarella leader silenzioso. Il VAR…”

Il dt ha parlato del tecnico dei blucerchiati e del centravanti classe '83

Mediagol52

La Sampdoria torna a vincere.

Dopo aver subito tre sconfitte consecutive contro il Napoli, il Frosinone e l'Inter, i blucerchiati sono riusciti a conquistare i tre punti battendo il Cagliari, in quella che è stata la sfida valida per la venticinquesima giornata di Serie A: a decidere la gara è stato il solito Fabio Quagliarella, che grazie al calcio di rigore trasformato ieri è arrivato a quota 17 gol in campionato portando i suoi compagni di squadra al decimo posto in classifica.

A commentare il momento dell'attaccante classe '83 è intervenuto Walter Sabatinidt del club ligure, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport: "Quagliarella viene inseguito dai record, vive con una totale serenità questa terza giovinezza. È un giocatore che, al di là dei gol che fa, gioca sempre per la squadra ed è encomiabile, è un leader silenzioso e un po' burbero, ha una faccia nervosa che mi piace molto".

In seguito sul tecnico Marco Giampaolo, che dopo una serie di vittorie consecutive ha mostrato di non essere ancora riuscito a trovare la continuità necessaria per conquistare un posto in una competizione europea: "Penso che Giampaolo quando supererà quelle piccole inibizioni e lancerà il cuore oltre lo ostacolo... Lui vuole sempre essere molto sicuro del prodotto che offre, ha un metodo scientifico del calcio che mette in atto ma io sono un testimone della casualità e dico che si può vincere anche con quella".

Infine un commento sull'utilizzo del VAR, assoluto protagonista della gara tra Fiorentina Inter di ieri sera: "Mi fido del VAR, sono più tranquillo di prima. In precedenza l'errore si perpetrava, oggi invece ci può essere l'interpretazione sbagliata ma in generale è molto affidabile e vale molto per le squadre più piccole. Gli errori poi succedono, perché ci sono gli uomini a prendere le decisioni e quelli di ieri non sono stati molto coraggiosi".