Tanta confusione.
serie a
Sampdoria, Ferrero sul fondo York Capital: “Mi sono rotto, facciano un’offerta seria. Io e Preziosi…”
Il presidente del club blucerchiato ha parlato della presunta offerta del fondo americano York Capital Management: "Prezzo? Non mi interessa neppure stimarlo"
Tre club coinvolti e tutte le situazioni attualmente bloccate. E' quello che sta accadendo a Sampdoria, Genoa e Palermo: società che sembrano poter avere un destino incrociato. Nelle ultime settimane York Capital Management è stato più accostato come possibile acquirente di queste tre squadre. Il fondo americano, rappresentato da Gianluca Vialli, è sembrato esser avanti nella trattativa per rilevare il club blucerchiato; il Genoa interesserebbe ad un gruppo inglese, ed infine, il Palermo piace un po' a tutti ma nessuno si è ancora presentato ufficialmente.
Intervistato da Il Secolo XIX l'attuale presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha parlato così in merito ai recenti incontri che si sarebbero effettuati nei giorni scorsi: "Ecco la foto di dove sto entrando, vi sembra Londra o Roma? E se vi interessa aggiungo che Romei sta in treno, tornando da Milano, diretto pure lui qui nella capitale continuate tutti a scrivere che vendo la Samp, che l’ho già venduta, che la venderò tra poche ore. Ormai non ascolto neppure più questi annunci e mi sono stancato di intervenire. L’unica cosa da fare è riderci su come abbiamo fatto in Lega a Milano con Preziosi. Ci siamo detti «io ho il fondo inglese, tu quello americano, ma c’è anche qualcuno che ci mette i soldi visto che al momento non ne parla mai nessuno?»".
Una situazione che disturba Ferrero, il Viperetta negli ultimi anni ha portato ad ottimi livelli il club blucerchiato: "Questa battuta fotografa la situazione. Tutte parole, fiumi di parole, ma di fatto nessuna offerta concreta. E la cosa mi infastidisce perché, che piaccia o no a qualche tifoso che critica e spera in un cambio, io e i miei collaboratori da più di quattro anni sputiamo sangue per la Samp, lavoriamo 20 ore al giorno per farla crescere in tutte le sue componenti. Io, per dire, vado e vengo da Roma in auto ogni settimana, quattro ore per tratta, e lo faccio per non buttare al vento 500-1.000 euro che costa il volo diretto che sarebbe molto più comodo.Poi però di Massimo Ferrero si sottolinea solo la sparata, la battuta, mai calcoli e gli accorgimenti perché il bilancio sia da tre anni in attivo anche con piccoli risparmi come sul viaggio nessuno lo sottolinea. Tutto questo ha trasformato la società in un’azienda che fa utili e cresce come riconosciuto dai bilanci e dagli analisti. Ma in questo processo la Samp è diventata un altro mio figlio perché succede così quando ti dedichi anima e corpo a qualcosa, che sia una società di calcio, una sala cinematografica o un’altra azienda".
Nessuna offerta ufficiale, ma Ferrero ha le idee molto chiare: "Ecco perché dico che oltre a un’offerta reale, come si fa quando si compra una casa o qualsiasi cosa, servirebbe anche un nome, un cognome e soprattutto un progetto che dimostri la volontà di portare avanti questo processo di crescita rendendo la società sempre più forte e migliore. Ad oggi di tutto questo non c’è niente. Quindi non parlate di trattativa ma piuttosto cercate se c’è qualcuno interessato davvero al bene della Samp, di oggi e di domani. Ogni cosa è in vendita alla giusta cifra e giuste condizioni. Il resto sono parole al vento per farsi pubblicità e io mi sono rotto e ora, se permettete, vado a pranzo e non ho in programma di incontrare nessun acquirente".
Infine, il presidente della Sampdoria ha parlato dell'eventuale prezzo del club: "Non mi interessa neppure stimarlo, chi si occupa di queste cose sa bene che ci sono dei moltiplicatori da unire al fatturato e al bilancio per calcolare il valore di un club di calcio il quanto vale è un discorso relativamente semplice, molto più difficile mettere nero su bianco un’offerta, cosa che infatti non ho visto. Se succederà, e se la cifra sarà equa per quello che vale la Samp, anche in termini di storia e di passione dei suoi tifosi, allora sarò il primo a comunicarvelo - ha concluso Ferrero -. Altrimenti sono solo parole che rischiano di disturbare l’ambiente senza che ci sia nulla".
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