"Oggi ci vediamo per fare un bilancio della stagione passata. Il lavoro è stato importante, abbiamo raggiunto risultati notevoli e voglio chiarire tante situazioni". Lo ha detto Morgan De Sanctis, intervenuto in conferenza stampa. Diversi i temi trattati dal direttore sportivo della Salernitana, che ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa: dal futuro del tecnico Paulo Sousa, al possibile addio di Pasquale Mazzocchi. Ma non solo...
SALERNITANA
Salernitana, De Sanctis: “Da Sousa a Mazzocchi, dico tutto. Verdi? Agghiacciante…”
SU SOUSA - "E' arrivato a febbraio e ha accettato la nostra sfida. Stimolante per lui e per noi. Un profilo veramente importante. L'accordo contrattuale prevede un'opzione unilaterale, è stata esercitata ma abbiamo concesso al mister la possibilità di avere un piccolo spazio nel quale si prenderà legittimamente il diritto di decidere se continuare con noi. Vi garantisco che, rispetto al futuro della Salernitana, c'è allineamento e condivisione al 100%. Da parte mia e della proprietà c'è la convinzione che il progetto continuerà con Paulo Sousa. Vogliamo ambire ad ottenere qualcosa in più. Tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza che l'obiettivo resta salvarsi il più velocemente possibile. Poi ci sono tanti aspetti che rendono una salvezza più bella e diversa dalle altre. E' vero che ci saranno scelte di mercato che potranno renderci più forti, ma è anche vero che all'inizio lo saremo leggermente meno perchè faremo grossi investimenti sui giovani. Ma siamo sereni perchè li affideremo a un maestro. Noi non siamo un club che strozza le ambizioni dei giocatori e di chi lavora all'interno della società".
SU SABATINI -"Mi sento diverso rispetto a quando sono arrivato. Vivo la quotidianità proiettandomi al futuro. Dal primo luglio del 2022 ho iniziato a lavorare come direttore sportivo della Salernitana raccogliendo un'eredità pesante. Capivo quanto Sabatini, mio direttore ai tempi della Roma, fosse entrato nel cuore di tutta la città, dei tifosi, dei calciatori. Ma non ho mai sofferto di sudditanza psicologica, anzi ero consapevole di mezzi e limiti. Quando dissi sì a Iervolino ero certo di essere la persona più adatta a sostituire Sabatini. L'entusiasmo del presidente è stata un'ulteriore spinta, così come la sua volontà di investire. Su Sabatini una cosa mi sento di dirla. Gli ho fatto sempre i complimenti per quello che rappresenta nel mondo del calcio, per la capacità di raccontarsi e di farsi conoscere con un mix di filosofia ed energia. Aggiungo, però una cosa. Non so per quanto tempo lavorerò per la Salernitana. Ma quando andrò via di certo non sarò così influente all'interno dell'ambiente Salernitana. Per carattere e per pensiero credo che sia doveroso, come forma di rispetto verso chi mi sostituirà, non condizionare opinioni e lavoro".
FUTURO DIA E PIROLA -"E' stato fatto un esercizio di corteggiamento enorme, ma il calciatore lo meritava. Siamo convinti di riscattare il giocatore, c'è stato questo piccolo problema fisico di cui abbiamo parlato nei comunicati ufficiali. Al 100% sarà a disposizione il 9 luglio in ritiro. Tutto il prossimo mercato sarà indirizzato per rendere la Salernitana un progetto sostenibile e virtuoso. L'Inter potrebbe esercitare il contro-riscatto per Pirola? Oggi sono impegnati su altri fronti. Ma mi sorprenderei. Una volta sistemate le situazioni di Dia e Pirola valuteremo tutte le altre questioni, senza escludere nulla. Avete visto l'esultanza di Troost Ekong quando ha segnato contro l'Udinese. Mi avevano tutti parlato di un ragazzo professionale e di una gran persona. Ma molto dipenderà dalle uscite".
NUMERI -"Spesso ho sentito parlare del bilancio, di numeri. Nel 2021-22 sono stati investiti circa 30 milioni di euro tra prestiti, costi di cartellino e commissioni. Con monte ingaggio di 36 milioni di euro lordi. Nella seconda stagione il costo complessivo è di 41 milioni di euro dai quali, però, bisogna detrarre i 21 milioni di euro per la cessione di Ederson. E' vero che sono cresciuti gli stipendi, il tetto ingaggi si aggira attorno ai 47 milioni di euro a cui aggiungere incentivi all'esodo e soldi utilizzati per fare 31 uscite. Mi prendo il merito di questo lavoro enorme. 17 uscite a titolo definitivo, 3 risoluzioni di contratto e 11 prestiti. Continueremo anche in futuro a ripulire la Salernitana, è un percorso necessario che non va sottovalutato. Sono certo che porteremo questa società ad avere un'auto-sostenibilità, è questo il futuro del calcio. Entro il 30 giugno saremo tra le poche ad investire per l'acquisizione di cartellini, non occorreranno plusvalenze per salvare il bilancio. Ed è merito della proprietà, consapevole che per strutturarsi bisogna investire. Senza, però, dare nulla per scontato".
BUDGET -"Noi vogliamo abbassare i costi, non è questo il tipo di calcio che vuole fare il presidente e non dobbiamo approfittare delle sue disponibilità economiche. Iervolino ci ha chiesto investimenti meno influenti rispetto all'obiettivo del mantenimento della categoria. Vogliamo un saldo positivo tra cessioni e acquisti. Non vogliamo mettere spalle al muro il proprietario. Nei prossimi mesi di mercato faremo in modo di arrivare al 2 settembre con soddisfazione, cedendo chi non rientra nei piani e chi vuole andare via. Il mercato domestico è complicatissimo e attingeremo da quello estero. Siamo giovani e abbiamo la fortuna di girare tanto, l'occhio umano e l'esperienza possono fare la differenza. L'allenatore ci ha indicato le caratteristiche di cui ha bisogno".
MAZZOCCHI -"Tante volte mi hanno addossato la colpa di voler mandare via Mazzocchi. Ho fatto buon viso a cattivo gioco, preferendo tacere sull'argomento. Nella mia testa non è mai stato fuori dalla Salernitana e nessuno ha mai fatto un'offerta concreta per acquistarlo. Chiacchiere e speculazioni giornalistiche. E' arrivato a gennaio 2022, ha firmato un contratto con scadenza 2025 e il sottoscritto, già sei mesi dopo, ha proposto un adeguamento di contratto riconoscendogli l'importanza del lavoro svolto. Gli proponevo il 40% in più di quanto percepiva. Il calciatore ha fatto ulteriori richieste, legittime. E Iervolino in prima persona lo ha accontentato, parliamo del 70% in più. Prima io e poi la proprietà abbiamo fatto grandi sforzi per trattenere il capitano della Salernitana. Ad oggi abbiamo esattamente la stessa idea e non ci sono offerte concrete. Non strozziamo nessuno. Davanti a cose reali siamo pronti a negoziare qualunque tipo di accordo, ma non ci faremo mettere pressione addosso per l'ennesima volta. Il post su Instagram? Parlate con lui. E' un ragazzo meraviglioso, è arrivato in Nazionale. Ma non possiamo discutere quotidianamente dei mal di pancia di tutti i nostri tesserati".
BONAZZOLI -"Per me è un giocatore da Champions League, per caratteristiche fisiche e tecniche. Ma non è effettivamente riuscito a ritagliarsi uno spazio da protagonista come avrebbe potuto e dovuto. Qualcosa evidentemente manca. E' forse la prima volta che resta per due stagioni consecutive nello stesso club. Sia mister Nicola, sia Paulo Sousa hanno usato tutti i mezzi necessari per stimolarlo, alternando bastone e carota. Anche il sottoscritto è sceso in campo in prima persona. Ci assumiamo le nostre responsabilità, ma al 51% sono sue e gliel'ho detto in tempi recenti. Non deve pensare a ciò che la Salernitana può fare per te. E' arrivato il tempo di guardare dentro sè stesso, ha 26 anni. Non sappiamo se resterà a Salerno o andrà altrove".
DA FAZIO A MAGGIORE -"Fazio? Per sè stesso e per noi deve arrivare al top il 9 luglio. Dopo la gara con la Juventus è iniziato un calvario dal quale non è ancora uscito. La distorsione alla caviglia gli ha procurato altri stop e altri infortuni. Deve investire la sua estate su sè stesso. Sta lavorando, lo sta facendo, sta seguendo un programma. Il 9 luglio deve essere disponibile al 100%, da lì tornerà ad essere un calciatore importante. E' un leader, ha esperienza, non c'è dubbio. Maggiore ha deluso? Gli riconosco alibi concreti. E' arrivato in un progetto di 3-5-2 come mezz'ala ma ha dovuto sostituire Bohinen in un ruolo differente. Ha subito tanti infortuni, poi è arrivato Sousa ed è stato provato come trequartista e come centrocampista. Nell'ambito di un progetto tecnico-tattico abbiamo deciso di non rinunciare a lui perchè è un professionista esemplare. Ma potremmo immaginare una soluzione diversa con i suoi procuratori, a patto che i vari interessi porteranno la soddisfazione della Salernitana. Prestito? Vedremo".
LE CRITICHE - "E' vero, durante la stagione ho ricevuto critiche di ogni genere. In alcuni casi mi sono infastidito parecchio, mi hanno descritto male come uomo e come persona. Hanno mancato di rispetto a mia madre, a mio padre, ai miei fratelli, a mia moglie. Una roba del genere non ti ferisce, parliamo di falsità, ma chi è al mio fianco mi chiedeva: 'Ma perchè ti trattano così?'. Far passare una immagine così negativa non mi sta bene. Qualcuno mi ha dipinto come dirigente antipatico, scostumato. E non va bene. Avevo pensato fosse necessario ricordare la mia carriera da calciatore, poi ho preferito proseguire sulla strada del silenzio. Ma vi faccio una domanda: chi è che a 45 anni, in questa veste, ha la mia esperienza e il mio curriculum da giocatore? Parlo 4 lingue, sto nel calcio da una vita. Chi è che è in grado di leggere un bilancio? Non voglio andare oltre perchè risulterei presuntuoso e questo non servirebbe a niente. Ho spesso avuto la tentazione di togliermi questi famosi sassolini, ma non darei la giusta rappresentazione di me stesso. Sono convinto che, alla fine, il tempo sia galantuomo e saranno i risultati a determinare tutto. Presto sono certo che saprete apprezzarmi come uomo e non solo come direttore sportivo".
SU VERDI -"Agghiacciante l'intervista del procuratore. Il giocatore è forte ma, a mio avviso, in quel momento lì non serviva alla Salernitana perchè già disponevamo di gente con quelle caratteristiche. Nell'ultimo giorno di mercato è stato il presidente, per generosità e per voglia di accontentare la tifoseria, pressato anche da Torino e Verona, a chiedermi di negoziare il suo ritorno. Parliamo delle ultime tre ore di calciomercato. Io e Nicola, però, ritenevamo che non fosse lui a poter completare la rosa. Non sono stato io ad essere incapace ad inviare email. Il Torino era a Torino, il giocatore era a Bologna e, passando da Verona, doveva mettere a posto tante cose. Siamo arrivati fuori tempo massimo e la Lega, pur prendendo atto delle motivazioni dello studio legale, non ha accettato il tesseramento. Guai a disconoscere il valore di Verdi, ma non ci serviva. Stop. Tutte le altre ricostruzioni sono fantasiose e...agghiaccianti!".
OCHOA -"Eserciteremo l'opzione, ma non siamo una società che strozza i nostri tesserati. L'accordo è annuale. Memo è un giocatore troppo intelligente e professionale, è un campione. Viverlo tutti i giorni è stata una soddisfazione enorme. Vorrei fare una considerazione su Sepe. Fino all'infortunio era stato uno dei giocatori più positivi della Salernitana, poi si è fatto male e ho reagito da direttore sportivo che deve tutelare l'interesse della Salernitana. Sono stato assalito dall'ansia di sostituire il portiere titolare, occorreva qualcosa in più in quel reparto. Eravamo stati chiari con entrambi: Memo avrebbe sostituito Gigi fino al suo rientro, poi si sarebbe creata una sana competizione. Da ex portiere non credo in questo concetto che ho appena espresso, ma le scelte spettano sempre all'area tecnica. Sono sicuro che per Sepe arriveranno proposte importanti, non dobbiamo e non possiamo avere due titolari tra i pali".
© RIPRODUZIONE RISERVATA