Quattro punti in tre partite per la Salernitana targata Paulo Sousa, attualmente al sedicesimo posto e con un margine di vantaggio di sette punti sulla zona retrocessione. Le buone prestazioni negli scontri diretti contro Monza e Sampdoria hanno permesso alla Salernitana di fare un passo avanti in classifica. Nella ventiseiesima giornata di Serie A, la compagine granata affronterà il Milan a "San Siro" alle 20:45. Il tecnico ex Fiorentina ha presentato la gara in conferenza stampa, di seguito le sue dichiarazioni:
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Milan-Salernitana, Sousa: “Titolari? Ho bisogno di tutti. Piatek e Ochoa…”
"Dico che stimo moltissimo Pioli, hanno vinto il campionato con merito e ha collezionato centinaia di panchine nella sua carriera. Per me invece è appena la quarta gara alla guida della Salernitana. Lavoriamo per avere identità. Il Milan è tra le migliori otto squadre d'Europa, hanno una rosa con qualià individuali di altissimo livello. Ma voglio che la Salernitana metta in pratica quanto fatto in una settimana davvero ottima. Vedo che ciascuno sta acquisendo conoscenze, in tutti i ruoli. Ho bisogno di ciascun calciatore, a patto che si metta il noi davanti all'io. Dobbiamo dare il massimo per il bene della Salernitana, se non c'è spirito di sacrificio incontreremo difficoltà ancora maggiori"
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Paulo Sousa si sofferma poi sulle scelte di formazione e sui singoli calciatori, in un match complicato come quello contro il Milan: "Voi vi soffermate sui nomi, io mi preoccuperei di vedere sempre una Salernitana che abbia caratteristiche chiare e riconoscibili. Poi la formazione può variare anche in base all'avversario. Io non voglio una Salernitana che difenda, che sia speculativa. A Genova ho fatto scelte in corso d'opera che ci permettessero di palleggiare di più e di aprire il gioco. Questa è una squadra che era stata costruita per giocare a cinque. Io, nella mia carriera da calciatore, ho vinto col 4-3-3 e con altri moduli differenti da quello che sto attuando adesso. A me interessa costruire, dall'inizio e provare a essere superiori indovinando tempi e spazi. Voglio una Salernitana corta, in cui i calciatori in quel momento non coinvolti nel gioco sappiano quello che si deve fare. Piatek? Deve restare tranquillo, la sua storia dice che i gol li sa fare. Vicino alla porta deve essere più intenso, a volte anche egoista"
Chiosa finale sul ballottaggio in porta tra Sepe e Ochoa, che alla scorsa ha visto confermato il messicano: "Giocano tutti. Compresa la nostra città. Già conoscevo il potenziale della piazza, i tifosi sono parte integrante del nostro progetto. Senza tifosi non siamo nulla, noi giochiamo per loro e dobbiamo rappresentarli bene, con orgoglio. A volte non sappiamo apprezzare quella che è la passione della gente. Detto questo...gioca Ochoa. Ma Sepe sta lavorando benissimo"
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