Il progetto della Roma darà presto i suoi frutti.
serie a
Roma, Simplicio: “Fuzato? Lo apprezzerete, farà bene come Alisson. Credo ancora in Gerson…”
L'ex centrocampista giallorosso ha parlato dei giovani talenti che attualmente militano nel club capitolino
I giallorossi hanno affidato la gestione del mercato al direttore sportivo Monchi, che ha deciso di puntare tutto sui giovani talenti, nella speranza che riescano ad emergere e a dare il loro contributo alla causa. Anche Fabio Simplicio, ex centrocampista del club capitolino, è convinto che il suo ex club potrà presto godere dei frutti del lavoro svolto durante la sessione di calciomercato estiva appena terminata.
L'ex Palermo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni di Teleradiostereo: "Continuare a lavorare nel mondo del calcio mi fa piacere. Quando smetti di giocare i primi 6 mesi sono duri, poi ci si abitua. In questi mesi abbiamo portato Fuzato alla Roma, il terzo portiere. Secondo me farà bene come Alisson. Deve aspettare il momento giusto e vedrete che lo apprezzerete, sono sicuro che farà bene. Sono stato a Roma 20 giorni fa, ho seguito le prime giornate e credo che quest’anno non sarà facile perché c’è una Juventus sempre più forte. Sono convinto che i giallorossi potranno crescere grazie ai giovani importanti che hanno inserito in squadra. Io avevo detto al termine del campionato che il colpo più importante del mercato era trattenere Alisson, però capisco che dopo il Mondiale giocato da protagonista con il Brasile era difficile non lasciarlo partire. I giovani della Roma all’inizio faranno un po’ di fatica, ma col tempo riusciranno a dimostrare il loro valore".
Infine un commento su Gerson, che sta cercando il riscatto alla Fiorentina, dove resterà fino al termine della stagione per poi tornare a Roma: "Credo ancora in questo ragazzo. Questo prestito può servire a farlo crescere, a capire bene il campionato italiano. Sono convinto che tornerà con una testa differente, potrà trovare con la giusta continuità, la sua dimensione. In Brasile giocava come ala ed era più libero in marcatura, forse sta soffrendo perché il campionato italiano tatticamente è molto più complesso".
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