Roma, la carezza di Lady Dybala a Paulo “Hai brillato, sei vincitore. Le lacrime…”

Non sono bastati tenacia ed impegno alla Roma per vincere l'Europa League.I giallorossi escono sconfitti in finale alla "Puskas Arena" di Budapest contro il Siviglia, che conquista il suo quinto trofeo nella competizione ( Sette considerate le due Coppa UeFa) . Roma che, dopo il vantaggio firmato da Dybala, si è vista raggiungere dallo sfortunato autogol di Mancini. La compagine di Mourinho, dopo 146 estenuanti minuti di gioco, è capitolata ai calci di rigore, decisivi gli errori di Ibanez e dello stesso Mancini.

Siviglia-Roma, Mendilibar batte Mourinho ai rigori. Dybala gol, Mancini errori fatali

Al termine del match alcuni calciatori sono scoppiati in lacrime, tra cui Paulo Dybala. L'ex Palermo ha concluso la partita sfinito, dopo le noie muscolari ed i problemi alla caviglia che lo avevano tenuto fermo nelle ultime settimane, risparmiato dal tecnico portoghese proprio per l'appuntamento clou della stagione della Roma. La fidanzata del talento argentino, Oriana Sabatini, ha dedicato un post "consolatorio" su Instagram alla propria dolce metà. Ecco di seguito le sue parole:

"Post di apprezzamento ad una delle persone più perseveranti, talentuose e professionali che conosca. Di solito non scrivo queste cose qui, perché preferisco dirtelo in faccia, ma ho bisogno di condividere l'orgoglio che provo per te e l'emozione che provo vedendo tutta la fatica che ti porta a finali come quella di ieri. Ho poca idea del calcio, a dire il vero, ma sento che ieri hai brillato e questo non cambierà anche se il risultato non è stato quello che volevi. Sei un grande esempio per me e sono sicuro per molte altre persone là fuori. Oggi ti senti perso, ma come ti ho detto molte volte, sei un vincitore in questa vita perché puoi vivere di ciò che ami; e farlo in un modo così incredibile non è un privilegio che molti possono concedersi. Ti amo, mi congratulo con te e ti sosterrò in tutte le finali e partite che ti restano da giocare, anche se a volte il risultato ci fa piangere, o meglio ancora, festeggiare".