Il ricordo di Federico Fazio.
serie a
Roma, Fazio: “La gara contro il Liverpool e il gol al Cagliari. Ecco perché ho scelto il 20”
Il difensore della Roma ha ricordato alcuni dei migliori momenti vissuti con la maglia giallorossa
Dopo una breve parentesi al Tottenham e il momentaneo ritorno al Siviglia, il difensore argentino ha scelto di sposare la causa della Roma, trasferendosi in Italia per iniziare una nuova avventura professionale. In poco più di tre stagioni il classe 1987 è riuscito a diventare un pilastro della formazione giallorossa, riuscendo subito ad essere un vero e proprio pilastro inamovibile della difesa capitolina: in totale, Fazio ha collezionato 117 presenze tra Serie A e Champions League, segnando anche 9 reti tra tutte le competizioni.
Durante una diretta Instagram sul profilo della a Roma, Fazio ha ricordato alcuni tra i momenti più significativi della sua avventura in Italia, partendo dalle emozioni provate al momento dell’esordio: “Ricordo ancora il mio esordio, all’andata con il Porto, nei preliminari di Champions nel 2016. Non sono partito titolare, ma sono entrato nel secondo tempo. Eravamo uno in meno, ma è stato bello. La partita dopo è stato l'esordio all'Olimpico e abbiamo vinto 4-0 contro l'Udinese, è stato bello. Il numero 20 no ha un significato particolare, quando arrivi in una squadra ci sono pochi numeri disponibili: tra chi non è andato via ancora e chi sta ancora in rosa ce ne sono pochi. E' un numero che mi piace, ma mi piace anche il numero 87”.
Uno dei momenti più tristi da ricordare è senza dubbio il doppio confronto con il Liverpool in semifinale di Champions League, quando la Roma fu eliminata ad un passo dal raggiungimento della finale: “L’errore a cui ripenso sempre? All'andata contro il Liverpool, è stata la peggiore. Abbiamo fatto una Champions grandissima e poteva essere diversa. Al ritorno abbiamo fatto una grande gara. Rimane un sapore dolce e amaro”.
Infine, il ricordo del suo gol realizzato contro il Cagliari e convalidato in seguito dal VAR: “Era il primo anno del VAR, ricordo che contro di noi si fermava sempre... Io posso dirti che al 100%, pur non vedendosi bene, che non ho mai preso la palla con la mano, poi mi ricordo la lunga attesa e la gioia finale”.
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