Carles Perez si racconta.
serie a
Roma, Carles Perez: “Totti mai visto, non prenderei la 10. Mi ispiro a Messi. Fonseca? Mi ha convinto così”
L'attaccante della Roma, arrivato dal Barcellona durante la sessione invernale di calciomercato, ha parlato dei primi mesi trascorsi in Italia
Dopo aver contribuito all'eliminazione dell'Inter dalla Champions League, l'attaccante spagnolo ha deciso di lasciare il Barcellona per trasferirsi alla Roma durante la sessione invernale di calciomercato, alla ricerca di maggior minutaggio e della continuità necessaria per aggiudicarsi la convocazione con la Spagna per gli Europei.
Durante un'intervista concessa ai microfoni di Marca, Carles Perez ha raccontato come sta vivendo il periodo di quarantena a causa dell'emergenza Coronavirus, lontano dalla sua famiglia rimasta in Spagna: "Sono solo da ventidue giorni. La mia famiglia sta bene ed è in Spagna, ma per ora tutto bene. Ho un preparatore atletico. Il mio programma cambia ogni settimana. E’ importante mantenere la forma fisica ma non possiamo usare il pallone. La cosa più importante è la salute della gente e che tutti restino a casa. Si tornerà alla normalità.
La Lega A ha confermato quest'oggi una misura volta a tagliare gli stipendi dei calciatori per aiutare economicamente i club del campionato: "Lo capisco. Noi siamo pagati per giocare il fine settimana e con questa situazione non possiamo. D’altra parte non siamo in vacanza perché è simile a una pre-season quella che stiamo vivendo, ma capisco la scelta. Come mi sono accordato con la Roma? Non posso rispondere".
I primi mesi in Italia sembrano andati molto bene per l'attaccante spagnolo, che ha anche trovato la prima rete con la Roma in Europa League e si è lasciato contagiare dalla passione inimitabile dei tifosi giallorossi: "Con Diego Perotti parlo in spagnolo visto che è argentino. L’italiano lo sto studiando e inizio a parlarlo. I tifosi romanisti sono un’altra cosa rispetto a quelli in Spagna. La gente della Roma vive il calcio in un altro modo, molto più intensamente. Ci sono lati positivi e negativi. Gridano tutta la partita, appoggiando la squadra. Non mi aspettavo l’accoglienza che ho ricevuto. Sono super felice per la mia situazione nella squadra così come con i tifosi. Noi vogliamo tornare a giocare, vediamo se sarà possibile. Laziali? Non dicono nulla, ma qui per la gente il calcio è vita e te ne rendi conto in campo. Roma è spettacolare, ma preferisco Barcellona perché ho passati tantissimi anni lì dove ho tanti amici" .
Il classe '98 non ancora incontrato personalmente Francesco Totti, ma nonostante ciò sembra aver ben chiaro l'importanza che l'ex capitano ha avuto e continua ad avere nella storia del club capitolino: "Totti? Non l’ho visto. Da quando sono a Roma non è mai venuto al centro sportivo. Indossare la maglia nuemero 10? No, il dieci no. Pesa tanto qui quella maglia (ride, ndr). Mi piacerebbe mettere l’undici.
Infine Perez ha parlato di alcuni suoi compagni di squadra, Pastore e Kluivert, raccontando anche della sua ammirazione nei confronti di Messi e della telefonata tra lui e il suo attuale tecnico, Paulo Fonseca: "L’obiettivo è entrare in Champions e andare avanti in Europa League. Fonseca mi ha chiamato parlandomi della squadra, della società e dei compagni nello spogliatoio. Mi è piaciuto cosa mi ha detto e come ha cercato di convincermi e ho scelto la Roma. Avevo offerte dalla Spagna, Inghilterra e Germania, ma la proposta che più mi è piaciuta è stata la Roma e ho deciso di venire qui. Pastore? Ha tantissima qualità. Kluivert? Mi trovo bene con lui, ha grande qualità. Ma devo dire che mi trovo bene con tutti. A chi mi ispiro? Leo Messi. Escluso lui? Robben mi è sempre piaciuto, ma ci sono tanti altri giocatori che guardo".
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