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L'INTERVISTA

Bombardini: “Atalanta, che peccato! Roma un sogno, Palermo città più bella del mondo”

Bombardini

L’intervista esclusiva concessa da Davide Bombardini, ex di Palermo, Roma, Atalanta e Bologna, alla redazione di Mediagol.it

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Talento istrionico ma purissimo, Davide Bombardini, classe 1974, è uno di quei classici prototipi di calciatore che hanno probabilmente ricevuto meno dall'universo calcio in proporzione al suo pregiato lignaggio in termini tecnici e balistici. Una carriera di tutto rispetto, costruita partendo dai campi polverosi di Serie C, in contese aspre sul piano agonistico ed ambientale in cui risaltava da subito nitido il suo spessore calcistico fuori dal comune. Esplosività, estro, rapidità, virtuosismi tecnici in serie dipanati a velocità supersonica. L'esplosione professionale a Palermo, il salto precoce nella Roma stratosferica di Capello, Totti, Cassano e Batistuta, le esperienze significative e formative, sotto il profilo umano e tattico, vissute a Salerno, Bergamo e Bologna, la chiosa della sua parabola da calciatore con la maglia dell'AlbinoLeffe. Bombardini ha regalato, numeri, giocate, gol ed emozioni a tutti i tifosi che hanno avuto la gioia di ammirarne le gesta. Un giocatore elettrico, imprevedibile, mai banale. Giocando a calcio, Davide si è divertito ed ha fatto divertire. Emozionandosi e facendo emozionare. Trasparenza e vivacità contagiosa che lo contraddistinguono anche adesso, nelle vesti di imprenditore, dopo il ritiro dall'attività agonistica. L'ex rosanero ha concesso una lunga ed interessante intervista alla redazione di Mediagol.it nel corso della quale si è soffermato su varie tematiche: dall'esperienza calcistica più formativa della sua carriera a quella più esaltante, fino al particolare momento dell'Italia campione d'Europa guidata da Roberto Mancini, che dovrà percorrere il sentiero tortuoso dei playoff, partendo dalla sfida in programma al "Renzo Barbera" il prossimo marzo contro la Macedonia del Nord degli ex Palermo, Trajkovski e Nestorovski, per guadagnarsi un posto ai prossimi Mondiali di Qatar 2022.

"L'esperienza professionale che mi ha formato di più? L'Atalanta. Il gruppo e l'allenatore credevano in me ed io davo molto di più in allenamento rispetto agli anni precedenti. Lavoravo tanto e bene. La Roma mi ha portato a giocare con campioni del calibro di Batistuta, Totti, Candela e Cafu e mi ha fatto vivere un sogno. Quando giochi a quei livelli lì e interagisci con quei fenomeni non puoi che essere contento. Non ho giocato tanto in giallorosso però anche solo fare parte di quella Roma mi andava bene. Anche a Bologna l'ho vissuta molto intensamente, mi sono sentito a casa, essendo di Imola. Andavo in curva da bambino al "Dall'Ara". Ero verso fine carriera, sono riuscito a vincere il campionato e lì ho persino giocato da terzino sinistro. Lì è stato il coronamento di quello che è stato il mio sogno da bambino. Ogni squadra mi ha dato molto ma a Palermo sono esploso calcisticamente e la società di Viale del Fante mi ha fatto conoscere in tutta Italia. In rosanero ho vinto e devo tutto alla città che mi ha fatto crescere come uomo. Penso che Palermo sia la città più bella del mondo e se dovessi trovare un lavoro lì mi trasferirei subito nel capoluogo siciliano.

L'Atalanta fuori dalla Champions League contro il Villarreal? Conosciamo il valore dei nerazzurri di Gasperini ed è stato un peccato perché la qualificazione era alla portata. L'Atalanta ci ha abituati a questo livello di calcio e oggi non è più una sorpresa. Come il Milan, uscendo dalle coppe adesso risparmieranno qualche energia per il campionato e ne vedremo sicuramente delle belle.

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