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Reggina, Menez si racconta: “Voglio la Serie A, a chi mi vede come un personaggio dico…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'attaccante della Reggina

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"Non sono un personaggio ma talvolta pago qualcosa perché molti mi vedono così. Fa nulla, l’importante è fare bene per la squadra".

Parola di Jérémy Menez. Diversi sono stati i temi trattati dall'attaccante della Reggina, approdato alla corte di Domenico Toscano in estate, intervistato ai microfoni del 'Corriere dello Sport': dagli obiettivi ed il momento della sua squadra, reduce da due sconfitte di fila maturate in campionato contro Spal ed Empoli, alla prossima gara in programma domenica contro il Pisa. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Non mi fa impazzire sapere che qualcuno possa considerarmi un personaggio. Io sono un tipo tranquillo. Faccio la mia vita è so di essere discreto; una bella persona. Se sono rimaste scorie dall’episodio contro la Spal? Alla fine è successo nulla. Fatti che si ripetono 20 volte a partita. Non meritavo quella decisione. Sono rimasto male e non sono riuscito a dire una sola parola. Tutti mi sono stati vicino? Bellissimo perché succede dopo che hai lasciato la squadra in dieci mettendola in difficoltà. Avverto forte il rammarico. Quando senti tanta vicinanza riparti alla grande", ha spiegato.

MOMENTO E OBIETTIVI -"Se si rischia di perdere il ritmo dopo quasi un mese lontano dal campo? Non credo. Ci siamo allenati bene. E poi abbiamo giocato 5 gare in 20 giorni. Bene il riposo. E' tutto strano. Dopo tanto calcio in A, Champions League, mondiali, gli stadi pieni, tutto questo oggi lo vivi in maniera surreale. Non è bello. Dove può arrivare la Reggina? Voglio andare in A prima possibile. Ognuno di noi si alza il mattino pensando a dare il massimo per raggiungere un grande obiettivo. Darò il massimo come sempre. Talvolta sbaglio qualcosa esagerando nei dribbling. Ma, come dico sempre, chi non prova non sbaglia. A questo punto penso al gol. Magari una doppietta".

LA SQUADRA - "I miei compagni dicono che Menez e Denis sono grandi professionisti? Provo sempre a dare ai giovani ciò che altri hanno dato a me a quella età. Magari, talvolta dico le cose con durezza ma non cattiveria. È per il bene dei ragazzi e della squadra. Il mio ruolo è quello giusto? Sì, gioco davanti con Denis oppure trequartista. Tutto bene. E' importante stare al meglio fisicamente. Forse ci manca un po' di aggressività in zona gol. Un errore complessivo, non solo degli attaccanti. Siamo tranquilli perché abbiamo creato davvero molto. Tranne la ripresa di Empoli, nessuno ci ha messo in difficoltà".

LA GARA COL PISA - "Dopo due sconfitte come riprenderà la Reggina? Lavoro, carattere e tanta fiducia. Bisogna continuare così senza pensare di cambiare qualcosa. Stiamo tornando quelli delle prime giornate. Affronteremo il Pisa con serenità. Dobbiamo ricordare che siamo una bella squadra. L'abbiamo dimostrato. Io prima vedo cosa ho a casa mia e poi penso agli altri. Noi siamo forti", ha concluso Menez.