"A fine maggio avevo trovato l'accordo con il Ds Taibi per il prolungamento del contratto. C'era anche il placet di mister Stellone, sembrava tutto fatto. Ma evidentemente la nuova proprietà aveva altre idee". Lo ha detto German Denis, intervistato ai microfoni della "Gazzetta del Sud". Fra i temi trattati dall'esperto attaccante argentino, svincolato dopo la lunga esperienza con la maglia della Reggina, i motivi dell'addio. Ma non solo...
LE DICHIARAZIONI
Reggina, la verità di Denis: “Deluso, il club mi ha detto no. Avrei smesso se…”
"Certo, e non lo nascondo, sono un po' deluso, mi sarei aspettato un trattamento diverso specie per quello che ho fatto nel recente passato. Nessuno mi ha cercato, sono stato io a contattare Gabriele Martino e mi è stato comunicato che non rientravo nei piani della società e di Inzaghi. Decisione che rispetto, ma ovviamente non condivido. Potevo essere ancora utile e dare una mano per la crescita dei giovani, sarei stato uomo spogliatoio, ma i matrimoni si fanno in due", le sue parole.
UOMO IMMAGINE - "Un ruolo come uomo immagine penso che lo avrei accettato, ma ripeto, dal S. Agata nessuna telefonata. Se ci fosse stata questa volontà sarei stato disposto anche a smettere per intraprendere un percorso diverso. Avrei accettato volentieri, anche perchè mi sono affezionato a questa piazza".
SU INZAGHI - "L'arrivo di Inzaghi mi ha sorpreso, la società ha piazzato un grande colpo, è un tecnico preparato e in grado di riportare la Reggina in alto. A Reggio ho ricevuto un'accoglienza straordinaria in un ambiente splendido. Il gol più bello? Quello segnato al Bari su cross di Rolando. Bello e importante. Mi sento ancora un calciatore, sono integro fisicamente e spero di potermi divertire ancora un anno. Si è fatta viva qualche società di serie C, ma del mio futuro se ne occupa il mio procuratore. A Cesena? Ritroverei Mimmo Toscano", ha concluso "El Tanque".
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