Dirigente esperto, competente e qualificato, Giorgio Perinetti ha brillantemente segnato la storia del calcio italiano prestando la sua opera professionale per club di indubbia tradizione ed assoluto prestigio. Il manager romano, già nell'organigramma societario di Napoli, Roma, Juventus, Genoa, Palermo e Bari, tra le altre, ha scelto di ripartire dal nuovo Siena che milita nel girone B della Lega Pro. Obiettivo palesato e quello di riportare il club toscano nel calcio che conta, attraverso un progetto tecnico e gestionale oculato che si dipani per gradi a medio-lungo termine.
L'INTERVISTA
Perinetti-Mediagol: “Progetto Siena e addio Gilardino. Tutto su Pezzella, Palermo…”
L'intervista esclusiva concessa da Giorgio Perinetti, attuale direttore sportivo del Siena ed ex dirigente di Palermo, Genoa e Brescia, tra le altre, alla redazione di Mediagol.it
L'ennesima ed affascinante sfida professionale di Giorgio Perinetti raccontata nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
Intervista realizzata da Leandro Ficarra
"Il percorso del Siena? Quest'estate siamo partiti con l'idea di giocare la Serie D poi ci siamo trovati in Serie C, grazie soprattutto alla società che ha voluto fortemente questo ripescaggio. Abbiamo appreso che avremmo giocato in una categoria superiore ai dilettanti solo il 9 agosto con l'inizio del campionato di Lega Pro fissato il 29 dello stesso mese. Avevamo solo venti giorni per allestire la squadra e diciamo che abbiamo fatto tanti sforzi per mettere in condizione il tecnico Alberto Giardino di partire con una base. Dire che, tutto sommato, ce l'abbiamo fatta senza dimenticare però che non abbiamo svolto praticamente la consueta preparazione estiva. Una squadra tutta nuova che doveva essere assemblata, poi strada facendo abbiamo deciso di cambiare tecnico visto che non avevamo la stessa visione. Abbiamo avuto anche una serie di infortuni che ci ha penalizzato notevolmente, anche adesso mancano calciatori importanti come Paloschi che ovviamente è la nostra punta di diamante. Siamo fiduciosi che lavorando si potrà disputare una stagione di assestamento, cercando di piazzarci più in alto possibile per tentare poi l'anno prossimo il salto in Serie B. Maddaloni? Stiamo cercando di cambiare rispetto alla precedente gestione, vediamo una squadra che cresce sotto il profilo sia individuale che collettivo. La nostra idea è quella di ricercare una filosofia di gioco che possa durare nel tempo e permettere alla squadra di crescere. Maddaloni ha esperienza da vendere, ha vinto con la Juventus Primavera ed è stato vicinissimo a Lippi e ha delle idee che sono molto vicine alle nostre. Stiamo cercando di dargli il massimo supporto nella speranza che riesca a capire al meglio le potenzialità della rosa. Il nostro è un progetto a lungo-medio termine, vogliamo infatti usare questa stagione per porre le basi per il salto del prossimo anno. Questo è il nostro obiettivo e cercheremo di raggiungerlo. L'arrivo in bianconero di Salvatore Pezzella, gioiello classe 2000 di proprietà della Roma seguito in estate anche dal Palermo? Un giocatore dalla grande potenzialità, lui era una pedina fissa dello schieramento che aveva in mente Gilardino. Un ragazzo che ha delle qualità straordinarie che ha già mostrato di possedere due stagioni fa con la maglia del Modena, ha margini importanti di miglioramento. È troppo istintivo, ma direi che sta migliorando moltissimo; se riuscirà a crescere sotto l'aspetto caratteriale può diventare un calciatore importante in una squadra di buon livello. Non pongo limiti al suo percorso di crescita calcistica , deve essere più razionale ma credo che abbia un futuro roseo come playmaker".
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