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L'INTERVISTA

Berti “Lollo? Ecco i profili ideali per Baldini nel 4-2-3-1. Lui è speciale perché…”

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L'intervista esclusiva concessa da Gianluca Berti, ex portiere del Palermo e già Dg della Carrarese, alla redazione di Mediagol.it

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Gianluca Berti rappresenta certamente un idolo all-time per tutti i tifosi del Palermo. La prima suggestiva ed affascinante esperienza nel Palermo dei picciotti guidato da Ignazio Arcoleo, quindi il trionfale e storico bis con la maglia rosanero culminato con l'entusiasmante promozione in Serie A del 2003-2004 firmata dalla triade composta da Gudolin, Foschi e Zamparini. Il manager toscano ha condiviso, sia nelle vesti di calciatore sia nel ruolo di dirigente, trascorsi professionali di rilievo con Silvio Baldini, nuovo allenatore della squadra rosanero ben diciotto anni dopo la sua prima esperienza in seno al club di viale del Fante. Il classe 1967 ha concesso un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it.

"Playmaker classico o interni votati principalmente all'interdizione nel calcio di Baldini? Schierando due elementi a centrocampo nel modulo 4-2-3-1 servono giocatori polivalenti, abili in entrambe le fasi di gioco e che possano dunque contrastare gli attacchi avversari ma allo stesso tempo avere la gamba per dare una mano ad attaccare la porta. Lollo? è un giocatore importante ma le dinamiche del mercato sono molto difficili da decifrare in questo momento. Non so cosa chiederà Silvio e cosa gli potrà dare la società, ma sicuramente servirebbe molto un calciatore con caratteristiche simili.

Trequartista centrale di gamba con mansioni di pressare alto il portatore di palla avversario? Sicuramente in certe partite sì, in altre Luperini potrebbe fare benissimo uno dei due braccetti e tra le linee si potrebbe optare per un trequartista puro come Silipo . L'ex Trapani ha comunque gamba e fisicità per svolgere sia al fase difensiva sia quella offensiva. Le caratteristiche dei difensori centrali? La statura e la morfologia sul piano fisico non sono prerogative determinanti, l'importante è la capacità di l'adattamento al suo stile di gioco. Baldini vuole sempre che i propri difensori escano alti e che accorcino la linea. Si dovranno adattare quelli fisicamente più prestanti, perché il mister chiede uno sforzo in termini di sincronismi e rapidità per accorciare la squadra. Il portiere? Deve essere bravo con i piedi e quando la squadra sale deve essere in grado di accompagnarla, accorciando le distanze con i difensori. Non vuole chiaramente che la difesa arrivi alla trequarti del campo e che il portiere stia dentro l'area di rigore. L'estremo difensore deve sapere impostare e giocare bene la palla con i piedi,  per far partire la squadra in maniera fluida  e lineare nella costruzione dal basso.

Cosa distingue Baldini da tutti gli altri suoi colleghi? Silvio ha di speciale che dice le cose in faccia. Dice le cose senza perifrasi o giri di parole, in modo schietto e diretto e magari questo modo di fare nel nostro calcio a molti non va bene. Se pensa una cosa la dice chiara e non tutti apprezzano. Questo è in poche parole Silvio. Ha tanti pregi e qualche difetto come tutti ma ha la particolarità di essere sempre vero, trasparente e schietto, soprattutto in qualità di allenatore. Un mio ipotetico futuro dirigenziale al Palermo? Per ora non credo Non scherziamo, Castagnini è un amico ed un professionista di alto livello. Il Palermo ha una società di livello ed un ottimo management.. Baldini è un amico e spero possa disputare un campionato di alti livelli, auguro tutto il bene ai rosanero e mi auguro di vederli in palcoscenici importanti perché li merita. Mando un abbraccio a tutti i tifosi che sono rimasti nel mio cuore, spero di incontrarvi presto".