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L'intervista

Miccichè: “Mirri è determinato a insistere. La Serie B e gli investitori al Sud…”

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Le dichiarazioni del rappresentante della consulta d’indirizzo del Palermo, Guglielmo Micciché, circa la possibilità di Dario Mirri di cedere il club rosanero

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"Un ruolo molto secondario, la consulta non ha un peso specifico nelle decisioni della società, ma conoscendo Mirri ho avuto piacere ad accettarlo".

Questo l'incipit della lunga intervista concessa da Guglielmo Micciché sulle colonne del noto quotidiano "Giornale di Sicilia". L'ex vicepresidente del Palermo è entrato a far parte della Consulta di indirizzo della società siciliana, a seguito della scadenza dell'incarico dei vecchi componenti. Tra le tante tematiche affrontate, Micciché si è soffermato sulla cessione del club rosanero e sulla possibilità di intitolare la tribuna dello stadio "Renzo Barbera" all'ex patron Maurizio Zamparini. Di seguito, le sue dichiarazioni.

FUTURO- "Non c’è dubbio che l’onere assunto dalla famiglia Mirri nel Palermo è impegnativo. Uno può anche programmare una risalita in uno, due o quattro anni, ma all’atto pratico è tutto più complicato. I campionati sono difficili e la Serie C è devastante. Ai play-off tutti si giocano le proprie chance, ma se non ci arrivi da seconda è complicato. Anche perché incontri squadre del Nord, dove gli investimenti sono sicuramente maggiori rispetto al Sud. Non è facile programmare una promozione a breve termine e a Mirri ho detto anche questo. Chi ha la società, però, deve insistere. Ha fatto degli investimenti ed è giusto che tenti quantomeno di portarla in Serie B. Poi per arrivare in Serie A è ancor più difficile, Parma e Monza hanno fatto investimenti milionari e vediamo dove sono. Zamparini c’è riuscito al secondo anno".

MIRRI- "Secondo me Mirri è ancorato al progetto. Le squadre di calcio non sono titoli di stato che uno chiama l’operatore e si vendono, serve un acquirente che le compri, se si intende vendere. Sappiamo perfettamente che al Sud non sempre si trovano persone propense a investire, mentre poi troviamo grossi investitori in piazze come La Spezia e Ascoli. Però Mirri mi sembra determinato a insistere in questa avventura, ed è giusto che insista, che faccia un programma per andare in B. Non è facile, ma se quest’anno sale il Bari, il prossimo deve toccare al Palermo".

PASSATO- "È stato un passato recente e di grandi soddisfazioni. L’epilogo lo conosciamo, ma quello che per 15 anni si è vissuto è indimenticabile per i tifosi palermitani. Almeno, spero sia così per loro, ma per me lo è sicuramente".

TRIBUNA ZAMPARINI- "Assolutamente, sarebbe un ringraziamento per quello che è stato. Poi, il passato non va cancellato. Per me è un passato dolcissimo e per tanti tifosi penso che lo sia, perché si è vissuto qualcosa di straordinario. Sarebbe corretto intitolargli la tribuna dello stadio o qualcos’altro, perché non può finire nel dimenticatoio uno dei personaggi più influenti di sempre nella storia calcistica di Palermo. I risultati ottenuti da Zamparini, obiettivamente, il Palermo non li aveva mai raggiunti e sarà molto difficile raggiungerli di nuovo".

 

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