Dopo il trionfo conseguito in Serie D alla guida dell'Avellino, il profilo di Giovanni Bucaro era legittimamente nel ristretto novero di candidati a diventare il primo tecnico del nuovo Palermo targato allora dal binomio Dario Mirri e Tony Di Piazza. Parabola professionale ascendente, referenze lusinghiere, un lavoro tattico e di gestione del gruppo egregio, corroborato dal verdetto insindacabile del rettangolo verde in Irpinia. Un contatto interlocutorio con Rinaldo Sagramola rimasto tale, prima che il club rosanero decidesse di virare su Rosario Pergolizzi.


L'INTERVISTA
Bucaro: “Silipo ha qualità top ma deve crescere. Soleri è da Palermo, su Damiani…”
L'intervista esclusiva concessa da Giovanni Bucaro, ex tecnico di Avellino e Monopoli, tra le altre, alla redazione di Mediagol.it
Palermitano innamorato della sua città, che ha costruito la sua carriera, prima da calciatore poi da allenatore, lontano dal capoluogo siciliano: Giovanni Bucaro ha osservato da vicino le due facce del Palermo di Baldini a pochi giorni di distanza: il volto brillante, intenso e convincente della squadra che ha regolato la Juve Stabia nonostante l'inferiorità numerica, le versione sgangherata e impalpabile che è crollata al cospetto del Foggia di Zeman. L'ex tecnico del Bisceglie analizza momento e prospettive della compagine rosanero nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
"Silipo? È un giocatore che mi piace per le sue caratteristiche e da lui ci si aspetta un salto di qualità. È una promessa che purtroppo non ha ancora mostrato di poter incidere a pieno in base alle sue doti tecniche. I calciatori deveono essere anche essere continui durante il lavoro settimanale in allenamento, poi il tencico fa delle scelte in base a come vede allenare i suoi ragazzi. Non penso che Baldini voglia farsi del male non schierando un giocatore in grado di fargli vincere le partite. Forse Silipo deve ancora raggiungere la giusta maturità calcistica, per cui Baldini non lo reputa pronto per farlo partire titolare. Edoardo Soleri? Devo dire che tutte le volte che è stato chiamato in causa, sia da subentrato sia da titolare, ha fatto sempre bene. Un attaccante atipico che ama svariare. Malgrado la possente mole fisica che possiede viene incontro alla palla ed attacca molto bene gli soazi. È un bel profilo, proprio da Palermo. Evidentemente per un discorso non solo di equilibri ma di lettura delle partite, Baldini non schiera la coppia Soleri-Brunori. Secondo me potrebbero coesistere benissimo entrambi, proprio perché avendo caratteristiche diverse si completano. Ci sono tanti giocatori che fanno meglio da subentrati, sembra un paradosso, mentre dall’inizio non ti rendono come nell’ultima mezz’ora o tramite cambio durante la partita. Silvuo Baldini lo conosce bene e sa che partendo dalla panchina può incidere maggiormente. Confronto Filippi-Baldini? Silvio ha più esperienza in panchina allenando anche in categorie superiori con tanti campionati alle spalle. Conosce il calcio in maniera diversa. Filippi, d'altro canto, ha iniziato lo scorso anno, avendo fatto sempre da secondo al suo predecessore, Roberto Boscaglia. Sarà forse un po' per l'esperienza, un po' per il modo di giocare che prima poteva non piacere ma bisogna considerare che sono due allenatori con carriere diverse: uno è un esordiente, l’altro ha esperienza. Come giudico le prime partite in rosanero di Damiani? Baldini dice che di lui non abbiamo visto ancora nulla. Sono d’accordo con il mister che lo conosce meglio di me perché l'ha allenato già a Carrara: è un giocatore che può fare molto di più. È arrivato da poco e forse con una forma fisica non ottimale ma i rosanero hanno preso un ottimo giocatore che con il tempo potrà dimostrare il proprio valore".
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